Boris Johnson torna al lavoro dopo essere guarito dal COVID-19

Sapevamo già che Boris Johnson – dopo anche diverse dichiarazioni che hanno fatto discutere in merito al COVID-19 – si era scoperto positivo al Coronavirus e, dopo che la sua salute era peggiorata tanto da mandarlo in terapia intensiva, ora pare essersi ripreso bene. Il Primo Ministro inglese, infatti, è tornato al lavoro, due settimane dopo essere stato dimesso dall’ospedale.
Il leader della Gran Bretagna ha anche mandato un breve messaggio oggi, Lunedì 27 Aprile, sui passi che seguirà al 10 di Downing Street per marcare il proprio ritorno nell’ufficio.

Ha detto che il Regno Unito sta iniziando a “mollare la corda” riguardo il COVID, ma ha anche sollecitato i cittadini affinché continuino a rispettare le strette regole di lock-down imposte dal governo.
Ha detto:

Se questo virus fosse un aggressore fisico, un invisibile rapinatore inaspettato – che posso dirvi per esperienza personale, lo è – allora questo è il momento in cui dobbiamo iniziare a combatterlo insieme. E di conseguenza questo è un momento di opportunità, questo è il momento in cui possiamo sfruttare il nostro vantaggio, ma è anche il momento di maggior rischio.

A Johnson è stato diagnosticato il Coronavirus un mese fa esatto, e il 5 Aprile è stato portato in ospedale dove ha trascorso alcuni giorni in terapia intensiva. E’ stato dimesso il 12 Aprile e continua con la riabilitazione a Chequers, nel ritiro campagnolo del Primo Ministro.

Nel Regno Unito sono morte 20.733 persone dopo aver contratto il virus.
Per quanto riguarda l’altra questione spinosa del Regno Unito, la Brexit, pare che in questo caso le procedure di uscita dall’Unione Europea siano state mantenute, nonostante l’UE stessa abbia chiesto di rimandare per poter affrontare al meglio la pandemia. Tuttavia il Regno Unito non ha voluto. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione e se anche la Gran Bretagna potrà usufruire degli eventuali aiuti economici che l’Europa sta stanziando per uscire dalla crisi economica che ci aspetterà dopo la crisi sanitaria.