L’arte ci sta salvando, e forse nemmeno ce ne rendiamo conto. Il popolo italiano questo è, com’è scritto sul Palazzo della Civiltà Italiana: un popolo di poeti di artisti di eroi / di santi di pensatori di scienziati / di navigatori di trasmigratori. Eppure troppo spesso non ce ne ricordiamo, diventiamo qualunquisti, non ci aiutiamo, spariamo a zero sulle cose più assurde. Quando tocca a noi, però, il bello emerge sempre, come un antico relitto pieno di tesori che riaffiora dalle acque. Siamo artisti, ce l’abbiamo dentro, e una delle nostre migliori arti è il cinema, che abbiamo creato dai tempi di Cabiria fino al Neorealismo. È proprio a quest’arte che Alice nella città dedica l’iniziativa Cinema da casa.

Sull’onda di Ovunque tu sia, Cinema da casa arriva in tutte le grandi città della penisola, per illuminare le facciate di tutti i palazzi che in questo periodo di quarantena da Coronavirus stanno collaborando giorno dopo giorno per rendere l’Italia il paese di cui tutti siamo inconsapevolmente fieri, quello dei valori, e non quello degli istinti primordiali. Alice nella città è il festival cinematografico internazionale dedicato ai giovani che affianca la Fondazione Cinema per Roma, ha ideato Cinema da casa, una rassegna di film cult che vanno da Chaplin a Tarantino, proiettati ogni sera dalle 22 sui muri delle palazzine. A lanciare l’iniziativa un grido collettivo, che cita:

Apriamo le finestre e illuminiamo la città con i film che amiamo di più: apri la finestra, usa come schermo gli spazi di vita delle persone. Se non avete la possibilità di proiettare, aiutateci a condividere tutti gli schermi che si accenderanno spontaneamente nelle città. Inviate suggerimenti perché saremo noi a programmare le immagini dei vostri film del cuore.

 

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