
La connessione tra il cinema e la moda è indissolubile. Fin dagli inizi del cinema i vestiti hanno avuto un ruolo fondamentale al momento di creare un film, che lo si creda o no sono parte integrante della storia. Probabilmente molti di noi non prestano attenzione agli indumenti dei personaggi quando guardano un’immagine ma in realtà dietro ad ogni indumento c’è un’intenzione ben precisa. Ogni vestito, pantalone, maglietta messo addosso ad un attore o attrice, viene scelto con accuratezza tra mille altri e la ragione sta nel fatto che anche questi apportano moltissimo alla storia.
L’abbigliamento ci mette direttamente davanti ad un contesto e ad un ambiente, è importante che questo segua l’epoca del film e le condizioni sociali di un personaggio: non sarebbe stato lo stesso se Charlie Chaplin avesse avuto i vestiti fatti su misura invece che di due taglie più grandi della sua. I tessuti, i materiali, i tagli di ogni indumento ci aiutano a costruire nella nostra mente, indirettamente, i personaggi che abbiamo di fronte.
Per capire quanto possano incidere sulla storia dei capi basti pensare al vestito verde fatto di tende di Rossella O’Hara, il cambio di look finale di Olivia Newton John in Grease o, ovviamente, qualsiasi cambio di look dei supereroi che tanto amiamo. Nella storia del cinema poi, sappiamo che ci sono vestiti che sono diventati iconici, per esempio: i vestiti bianchi di Alex DeLarge, la tuta gialla di Uma Thurman in Kill Bill o i cappotti in pelle di Matrix, ed è proprio la voglia di influenzare le persone e di rimanere nell’immaginario collettivo che fa sì che moda e cinema vadano a braccetto.
Il cinema, la moda e il quotidiano
Oltre ad essere importante nel mondo del cinema, la moda e gli indumenti indossati dai personaggi dei film influenzano la vita di ogni giorno e a volte anche l’economia. Non prendiamo in considerazione le feste di Halloween in cui molti di noi si travestono da personaggi di film o nei vari Comic-Con ma è successo a volte che un indumento ordinario, grazie alla sua apparizione sul grande schermo, sia stato poi comprato dalle persone comuni.
Uno dei primi esempi di indumento ordinario che di colpo ha avuto grande successo è il pigiama da uomo, tutto grazie a Clark Gable. In una scena del film Accadde una notte di Frank Capra, Gable si sveste e si mette in pigiama, il film ebbe grande successo al botteghino ma non solo il film, anche quel tipo di pigiama è poi andato a ruba nei negozi, essendo l’attore uno dei più influenti della Vecchia Hollywood è stato in grado di cambiare, involontariamente, la moda mondana e di far mettere agli uomini il pigiama per andare a dormire.
Un altro esempio è quello dei Ray-Ban indossati da Tom Cruise in Top Gun, perchè chi non vuole sentirsi attraente come Maverick almeno per un giorno? O gli scaldamuscoli di Alex in Flashdance che tutte le amanti della palestra avrebbero poi messo. Inoltre, una serie che ha influenzato tutta la moda tra gli anni ‘90 e quelli del 2000 è, senza ombra di dubbio Friends, con Rachel, Monica e Phoebe che dettavano la moda tra le giovani. In questi casi è chiaro che il cinema e le serie stanno al passo con il mondo della moda ed è per questo che spesso anche i migliori stilisti vengono chiamati per la realizzazione di abbigliamenti per i film.
Gli stilisti nel cinema
Come tutti i dipartimenti in un set cinematografico, anche quello di vestiario è fondamentale e può essere considerata un’arte a sé stante, per questo motivo, spesso, i registi si sono affidati ai migliori stilisti per creare indumenti per i propri personaggi. Alcuni nomi celebri che hanno collaborato per la realizzazione di un film sono: Armani e Scorsese, Jean Paul Gaultier e Luc Besson, Dior e Hitchcock e molti altri. La ragione di queste collaborazioni sta nella cura del dettaglio, ci sono momenti in cui l’entrata in scena di un personaggio deve essere spettacolare e deve restare impressa nella mente del pubblico e molte volte non c’è mezzo migliore che un vestito.
Così come tutte le arti, anche la moda ha bisogno dei suoi studi, delle sue tecniche e dei suoi maestri infatti, solo le sorelle di Rodarte avrebbero potuto creare i tutù di Natalie Portman ne Il cigno nero o solo Hubert de Givenchy poteva vestire con tanta classe Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany. Insomma, tra cinema e moda c’è e ci sarà sempre un rapporto d’amore, entrambe le arti sono in grado di influenzare la cultura pop di un’epoca oltre che l’economia e chissà in futuro, quali altri vestiti indosseremo per assomigliare almeno un po’ a chi sa quale personaggio che ameremo alla follia.
Illustrazione di Pietro Cozzi.
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