
Darius Khondji è considerato uno dei migliori direttori della fotografia della storia del cinema. Dopo ormai trent’anni di carriera, Khondji ha lavorato con i registi più importanti del cinema: da Fincher a Allen, da Kar-Wai a Pollack, da Haneke a Jeunet e tutti estremamente diversi tra loro. Grazie all’incredibile varietà di persone con cui ha lavorato questo direttore della fotografia non può essere etichettato con uno stile fotografico in particolare. Khondji è famoso per film come: Se7en, Delicatessen, To Rome With Love, My Blueberry Nights e molti altri. I generi con cui si è confrontato sono tutti diversi tra loro ma nonostante ciò, è sempre riuscito a portare la sua sensibilità artistica al progetto da illuminare. Tra tutti i direttori della fotografia, Darius Khondji è conosciuto per la sua filosofia di lavoro, il DoP ha spesso dichiarato:
“Una volta letta la sceneggiatura la cosa più importante è trovare l’idea principale del film.”
Con questo, Khondji vuole dire che ogni film ha un tema e bisogna partire da quello per decidere che tipo di illuminazione creare per poi variarla a seconda delle sequenze. Ovviamente, insieme ad un’idea bisogna seguire il genere e come abbiamo detto in precedenza Darius ha sempre saputo variare tra i set cinematografici in cui ha scelto di lavorare. Per capire meglio perchè Khondji è considerato uno dei migliori direttori della fotografia in circolazione, analizziamo brevemente i film più famosi per cui ha lavorato.
Delicatessen
Il primo film importante per cui ha lavorato e che gli ha portato decisamente fortuna. In questo film, tra il surreale ed il grottesco, si può apprezzare il lavoro di Khondji. Il film è un cult del cinema per la storia bizzarra e la regia esagerata. Khondji in questo film rappresenta alla perfezione una realtà post-apocalittica in cui le persone sono disposte a fare qualsiasi cosa pur di sopravvivere, persino lo inimmaginabile. Questa commedia grottesca accompagnata dalla fotografia con contrasti molto accentuati è in realtà una delizia per gli occhi. Accompagnata da toni caldi e da colori tra il rosso, l’arancione ed il giallo, la fotografia rappresenta una realtà sporca ed inquinata in cui tutti quanti i personaggi sono immersi e ne sono influenzati.
Se7en
Il secondo film che ha reso Darius Khondji un DoP degno di nota. Questa collaborazione con David Fincher ha senza dubbio marcato e dato una svolta alla carriera del direttore della fotografia, e non c’è niente per cui stupirsi. Con materiale degno di una produzione “a basso costo” Khondji ha creato un’ambientazione che avrebbe poi influenzato moltissimi film che sarebbero usciti più tardi dello stesso genere o simili. Indiscutibilmente uno dei migliori thriller degli ultimi trent’anni, Se7en non sarebbe lo stesso senza la fotografia di Darius Khondji. Illuminato prendendo ispirazione dai migliori film noir degli anni ’30 e ’40, questo film, all’epoca, ha lasciato tutti spiazzati grazie soprattutto alle ambientazioni sudicie dei luoghi dei delitti. Per Khondji sicuramente finora non c’è stato miglior film per dimostrare il suo metodo del seguire un tema per decidere il tipo di illuminazione, sicuramente i sette peccati capitali in questo caso hanno aiutato molte scelte.
My Blueberry Nights
Un altro film degno di nota, stavolta a fianco a Wong Kar-Wai, un regista con origini completamente diverse rispetto al direttore della fotografia con cui però, osservando il risultato, c’è stata sicuramente una buona chimica lavorativa. My Blueberry Nights è pieno di vita e di colori diversi tra loro, ogni ambientazione è caratterizzata da un tono differente ed è forse per questo che il film incanta chi lo guarda. Per questo film Khondji è riuscito a riflettere esteriormente, tramite la luce, le inquietudini e pensieri interiori dei personaggi che è probabilmente, la parte più importante e più bella di questo film sulla bellezza degli amori tormentati.
Midnight in Paris
Midnight in Paris marca la seconda collaborazione tra Darius Khondji e Woody Allen ed forse l’opera migliore tra le quattro in cui questo direttore della fotografia e regista hanno collaborato. In questo film l’atmosfera riflette l’animo sognatore del protagonista il quale idealizza le epoche passate non contento del suo presente. Qui Khondji gioca con il nostro subconscio, trattando presente e passato con due diversi livelli di contrasto: il presente è più luminoso, mentre il passato è più oscuro. C’è dell’accuratezza storica in questa scelta, indubbiamente, ma il direttore della fotografia usa questo fatto per dirci cosa sia meglio in realtà per il personaggio. Un film ricco di fascino grazie ad una fotografia che ci fa viaggiare nel tempo.
Amour
Il film che probabilmente si differenzia tra tutti i film di Khondji. In questo dramma romantico di Haneke, Khondji porta l’illuminazione ad una realtà monotona di due persone anziane che viene stravolta da un giorno all’altro. Per questo film il direttore della fotografia ha illuminato la vita dei due personaggi con una luce soave ed avvolgente che rispecchiasse l’affetto e la tenerezza di un amore ormai agli sgoccioli, non per i sentimenti dei due protagonisti ma per le vicissitudini della vita.
Uncut Gems
I fratelli Safdie fanno un salto in avanti grazie alla fotografia di Khondji. Questi tre hanno fatto faville lavorando insieme in Uncut Gems della A24. Un film originale che aveva bisogno di una fotografia altrettanto unica. Il film, come suggerisce il titolo, è metaforicamente una pietra grezza e la fotografia accompagna alla perfezione questa idea: partendo dai colori saturati al rumore creato da una bassa esposizione dell’immagine. Anche in quest’ultima opera Khondji crea un’ambientazione che rispecchia perfettamente la mente, in questo caso caotica, del protagonista.
Infine, se c’è qualcosa per cui Darius Khondji si distingue rispetto agli altri è la sua mancanza di paura e la sua voglia di osare. Cambiando spesso genere, non facendo caso alle regole da seguire ed agli standard del passato, questo direttore della fotografia si è fatto spazio nel mondo del cinema lasciando, dall’inizio della sua carriera, tutti quanti impressionati. Dagli ambienti più duri a quelli più idilliaci, Khondji ci ha trasportati in mondi cinematografici unici che prima di lui erano ancora inesplorati.
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