Nickelodeon ha condiviso un tweet a sostegno del Pride Month in cui ha mostrato i suoi personaggi a tema LGBT+, tra cui figura anche SpongeBob, riaprendo di fatto una discussione sull’orientamento sessuale della spugna marina, accesasi ormai anni addietro col lancio del cartone e su cui perfino il creatore Stephen Hillenburg aveva discusso. Questo perché sin dalla prima stagione del 1999, SpongeBob è stato un personaggio controverso soprattutto per via della sua comicità, poco adatta ai bambini, esposti a quanto pare anche a dei dubbi sulla natura sessuale del personaggio.

Proprio per questo Nickelodeon venne addirittura accusata di promuovere l’omosessualità e il matrimonio omosessuale, in particolare dopo l’episodio Rock-a-Bye Bivalve del 2002, dove la spugna e Patrick adottano un cucciolo di capesante abbandonato per la strada, divenendone di fatto i genitori. Cosa che smosse tali accuse, sebbene le spugne marine non siano né maschi né femmine. Naturalmente, la controversia non è finita qui, tanto che diversi gruppi filo bigotti iniziarono a rianalizzare il comportamento di Spongebob al fine di provare che i figli non dovessero vederlo.

Un altro esempio di questa natura sessuale controversa, secondo i detrattori, si troverebbe nell’episodio One Krabs Trash, dove Mr Krabs dice a SpongeBob che col cappello da bibita sembra una ragazza, al ché la spugna gli chiede se almeno sembri una ragazza carina. Per alcuni, indipendentemente dalle prove, la sola personalità e sensibilità del personaggio bastano a sostenerne l’omosessualità. Oggi, mentre molti hanno preso il tweet di Nickelodeon come conferma che SpongeBob sia gay, è importante ricordare che una volta Hillenburg ha chiarito che considerava il personaggio asessuato, proprio come le spugne marine nella vita reale.

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