Non è stato un anno fantastico per i frequentatori di cinema. Tantissime sale sono state chiuse da Marzo, e i festival più grandi come Tribeca e Cannes cancellati, rimandati o organizzati virtualmente. Nell’era del Coronavirus, non è chiaro nemmeno cosa ne sarà degli Oscar, non senza radicali cambiamenti su come i premi vengono pubblicizzati e consegnati. Ecco qua cinque domande pressanti che la prossima edizione degli Academy si trova a dover affrontare.
Se gli Oscar venissero rimandati?
Come ha riportato Variety, si sta pensando di rimandare gli Oscar dalla loro data iniziale, il 28 Febbraio. Se succede questo, potrebbe dover essere riorganizzato l’intero calendario dei premi del cinema. Se gli Oscar sentissero il bisogno di andare più in là nel 2021 con la speranza di un mondo post-coronavirus – o post-vaccino – questo potrebbe mettere pressione all’intera stagione dei premi, tra cui i Golden Globe e i Screen Actors Guild Awards.
Questo però porta anche a problemi di idoneità. Dato che quattro mesi di quest’anno sono praticamente stati spazzati via – limitando i contendenti a Netflix e altri titoli di servizi on demand – gli Oscar decideranno di distribuire i premi anche a film usciti a Gennaio? Ne dubitiamo, ma stiamo vivendo tempi strani.
Le promozioni cambieranno?
La stagione degli Oscar è stata paragonata all’Iowa Caucus per la sua maniacale serie di saluti falsi. Sembra ci sia una parata infinita di incontri, saluti e sorrisi, cene e proiezioni, tutto quanto con il solo scopo che i contendenti vengano messi davanti a più votanti possibile. Ovviamente, tutti quei selfie sono un po’ pericolosi con il COVID-19 in giro, il che richiederà un radicale cambiamento nel modo di approcciare le campagne promozionali. Non è chiaro come i potenziali nominati potranno incantare i loro votanti con la distanza sociale.
E’ anche possibile che gli studios, avendo sofferto diversi mesi senza vendere biglietti del cinema, saranno ancora più conservatori nel loro spendere. Potrebbero non avere risorse disponibili da dividere in milioni di dollari che di solito sborsano al di fuori dei consulenti per alloggi di prima classe, pubblicità patinate e altro. Potrebbero anche essere più stretti con i portafogli se l’economia non riprende piede nei prossimi mesi.
Lo show sarà virtuale?
Potrebbe essere un’idea. Da lauree universitarie a Convention dei democratici, gli eventi più grandi sono stati condotti online. Ci sono un sacco di ragioni per cui i personaggi più influenti della moda di Hollywood siano restii a sedersi gomito a gomito con le loro star e i venditori al Dolby Theatre per uno show di tre ore. Ciò significa che una versione Zoom degli Oscar potrebbe essere un’opzione attraente. E’ già una strada esplorata dai Tony Awards, se e quando la grande serata di Broadway accadrà. L’Academy potrebbe dover iniziare a guardare a un’alternativa.
Netflix trionferà su tutti?
Il gigante dello streaming non ha tenuto segreto il suo desiderio di vincere per il miglior film, avendo speso esageratamente in pubblicità per Roma e The Irishman, senza però riuscire a prendersi il premio top. Ma il 2020 potrebbe essere l’anno che cambia tutto. Innanzitutto, la mancanza di cinema non disturba i piani di Netflix, anzi, questo tipo di servizio streaming fa soldi da sottoscrizioni, non dal box office. Poi, Netflix ha assemblato la sua formidabile lista di contendenti, tra cui Mank di David Fincher, White Tiger di Ramin Bahrani, Hillbilly Elegy di Ron Howard, e Ma Rainey’s Black Bottom di George C. Wolfe.
Ci saranno gli Oscar?
E’ una domanda lecita. Se i cinema saranno lenti nel riaprire o se ci sarà un’altra ondata di Coronavirus e veniamo di nuovo messi in lockdown, è davvero necessario tenere gli Oscar solo per una manciata di film premiabili? E’ possibile che l’Academy decida di combinare i contendenti del 2020 e del 2021. Quando i cinema hanno iniziato a chiudere, le persone su twitter hanno iniziato a scherzare che Jim Carrey potrebbe vincere un Oscar per il suo lavoro come Dr. Robotnik in Sonic the Hedgehog, uno dei nuovi film che verranno rilasciati l’anno prossimo. Se le cose non migliorano, Carrey e Lindo potrebbero non essere così esclusi.
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