Due pilastri della cultura fantasy, la saga de Il Signore degli Anelli ed il popolare gioco di ruolo Dungeons & Dragons hanno formato gran parte dell’adolescenza (e non solo) di molte persone. Non è molto risaputo però che inizialmente il celebre D&D fosse dichiaratamente ispirato da Il Signore degli Anelli, risultando in certi casi un chiaro plagio. Eccovi una breve storia delle vicissitudini legali tra queste due icone del mondo fantasy moderno.

Le origini e le molteplici ispirazioni fantasy di D&D

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Creato nel 1974 da Gary Gygax e Dave Arneson, Dungeons & Dragons ha segnato molte generazioni di fan del fantasy. Grazie ad un sistema di gioco semplice ed una infinita possibilità di combinazioni, D&D rappresenta senza dubbio una delle principali icone di questa cultura degli anni ’80. Non a caso infatti ritroviamo molto spesso questo gioco nella popolare serie Netflix Stranger Things. D’altro canto, Il Signore degli Anelli è considerabile una delle pietre miliari del fantasy moderno. Dalla letteratura, con la mastodontica opera Tolkieniana, al cinema, con la doppia trilogia di Peter Jackson, questa epopea risulta senza dubbio uno dei lavori artistici più importanti del XX secolo.

I manuali di Dungeons & Dragons non sono mai stati restii dal dichiarare le proprie ispirazioni letterarie. Nei manuali è possibile infatti trovare consigli di lettura come Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di G. R. R. Martin, o la serie Discworld di Terry Pratchett. Nell’edizione più recente del Manuale del Giocatore di D&D è persino citata l’opera di J. R. R. Tolkien come fonte ispiratrice per gli aspiranti Dungeon Master: questo non stupisce, in quanto il gioco nasca con chiare ispirazioni dalla saga Tolkieniana e la base del concetto del party di gioco derivi da quello della Compagnia dell’Anello.

Le controversie legali tra D&D e Il Signore degli Anelli

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Dungeons & Dragons è stato molte volte al centro di problematiche legali a causa delle ispirazioni di cui abbiamo parlato sopra e, in particolare, di quella da Il Signore degli Anelli. I detentori dei diritti della saga, la Tolkien Estate, ha infatti intrapreso una celebre e violenta battaglia riguardo ai contenuti di D&D, portando la questione sulle soglie di un tribunale. Secondo quanto dichiarato da Gary Gygax i detentori dei diritti della saga di Tolkien avevano trovato da ridire nell’utilizzo, in una espansione del gioco chiamata La Battaglia delle Cinque Armate, dei nomi utilizzati per razze e mostri. Sarebbero stati presenti infatti draghi, nani, elfi, ent, goblin, hobbit, orchi e warg (i mannari selvaggi).

La Tolkien Estate aveva richiesto ai creatori del gioco da tavolo di eliminare questi personaggi a causa di una violazione del copyright. La causa, che avrebbe richiesto ben mezzo milione di dollari in danni, fu però velocemente risolta fuori dai tribunali. I creatori di D&D decisero infatti di modificare alcuni dei nomi, quelli più specifici, ed alcuni dettagli di questi; cancellarono inoltre quella espansione. I personaggi modificati furono gli ent, che divennero treants, i balrog, che divennero balor, e gli hobbit, che divennero mezzuomini. I treants rimasero pressoché invariati, i balor furono ridimensionati ma in modo minore, a causa della vaga descrizione dalle opere di Tolkien dei balrog, mentre i mezzuomini persero alcune delle caratteristiche fondamentali degli hobbit, come i peli sui piedi. Gli altri nomi, in quanto di dominio pubblico, rimasero intatti e questo fece si che la causa si concludesse fuori dai tribunali.

La pace ritrovata negli ultimi anni

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Nonostante decenni di allontanamento, i mondi di Dungeons & Dragons e de Il Signore degli Anelli sono ultimamente ritornati a coesistere grazie ad un nuovo gioco: Adventures in Middle-earth. Questo gioco da tavolo unisce le regole della quinta edizione di Dungeons & Dragons al setting de Il Signore degli Anelli grazie alla Open Game License ottenuta da Wizards of the Coast, casa che ha acquistato D&D nel 1997.  In questa versione troviamo hobbit, ent, balrog e tutte le altre razze in un canovaccio Tolkieninano utilizzabile da chiunque grazie alle regole di D&D. Oltre a questo troviamo anche The One Ring, ulteriore gioco di ruolo da tavolo nel mondo di Tolkien ma con un set di regole completamente nuovo. Infine, la compagnia svedese Free League ha annunciato che ha preso la licenza per entrambi questi titoli e per quelli futuri di Tolkien, anticipando il rilascio di un nuovo gdr a tema.

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