Pensando al cinema comico o a quello degli albori, tranne in alcuni casi come quelli di Buster Keaton, la CGI è tra le ultime cose che vengano immediatamente in mente. Diversi decenni prima che la computer graphic prendesse piede, fu invece Charlie Chaplin a ideare alcune trovate visive all’altezza dell’epoca contemporanea, come si vede in Tempi Moderni, dove al centro delle inquadrature vediamo un acrobata che riesce a rendere sicure delle peripezie di per sé mortali.
Il film del 1936 è il penultimo film di Charlie Chaplin nei panni del Vagabondo ed è una critica alla società sovra-industrializzata, attraverso la storia di un operaio che fatica a tenere il passo coi ritmi dei macchinari ultra moderni. Dopo una serie di errori idiosincratici in stile slapstick, Charlie Chaplin finisce in prigione, da cui fugge attraverso un’altra serie di gaffes. Fuori, incontra una ragazza orfana in fuga e la coppia cerca di trovare un nuovo lavoro e di trovare il loro posto nella società moderna, ma le autorità li raggiungono, costringendoli a fuggire senza alcun tipo di piano per il loro futuro in vista.
Una delle scene più famose di Tempi Moderni è quella del pattinaggio a rotelle nei grandi magazzini. Qui il Vagabondo ostenta la sua abilità acrobatica eseguendo una varietà di peripezie mentre usa una benda, ignaro del fatto che si avvicina continuamente a un precipizio. L’acrobazia sembra così reale che è quasi impossibile capire a prima vista dove siano gli effetti visivi, sebbene la tecnica sia in realtà più semplice di quanto sembri: non c’è infatti alcun buco nel pavimento. È un effetto pratico costituito da un dipinto opaco posto proprio di fronte alla telecamera.
Charlie Chaplin ha eseguito le acrobazie sui pattini a rotelle in un set completamente pavimentato. La sporgenza sul pavimento lo ha aiutato a discernere quando fermarsi, poiché è stato misurato per adattarsi esattamente alla pittura opaca fotorealistica che è stata posizionata su una lastra di vetro solo un paio di metri davanti all’obiettivo. In questo modo, il dipinto sembrerebbe avere le dimensioni precise del divario senza interferire con le prestazioni di Charlie Chaplin.
L’intera scena è stata progettata in modo che gli angoli e la distanza tra il set, l’attore, il dipinto opaco e la cinepresa possano fondersi insieme in modo naturale. Per un ulteriore realismo, il dipinto aveva un piccolo taglio a forma di tavola per ottenere una sovrapposizione tra essa e il set reale. Molti altri cineasti dell’era classica di Hollywood sono stati pionieri degli effetti visivi che sono ancora davvero difficili da individuare a distanza di anni, e Charlie Chaplin si è distinto come uno dei più famosi. Tempi Moderni è solo uno dei tanti film muti che sono pieni di sequenze innovative e acrobazie intelligenti.
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