Col finale della terza stagione, Ozark è diventato un miscuglio omogeneo e magistrale di ingredienti provenienti da Breaking Bad, Justified e Narcos, emergendo dall’ultima ora di stagione come un polverone alzato dal terremoto. Wendy ha detto addio al fratello nella maniera più dolorosa, il cartello di Omar Navarro ha fatto saltare per aria il cranio di Helen Pierce e Ruth ha finalmente finito di farsi sfruttare, spezzando le catene in uno scambio di battute che rimarrà nella storia della tv. La portata della terza stagione di Ozark è ben riassunta nelle parole di Ben Travers, che su IndieWire ha scritto:

Alla base della narrazione, Ozark ha due persone che hanno fatto un casino così grave da non poter tornare più indietro. L’unico conforto che riescono a trovare è temporaneo, nella routine quotidiana, quando possono distrarsi attraverso il lavoro.

Si sentono a proprio agio solo quando mentono in modo così convincente da credersi a vicenda quando non riescono a credere a se stessi. Oppure, la loro unica vera pace arriva durante quei fugaci momenti in cui sono in grado di affrontare la verità, il che significa concentrarsi su una cosa: salvare i loro figli.

Anche se Netflix deve ancora annunciare una nuova stagione di Ozark – che ultimamente è stata messa in dubbio per motivi narrativi – con un cliffhanger come quello dell’ultimo episodio della terza stagione e un enorme aumento del numero di spettatori che si registra di mese in mese, il rinnovo è inevitabile. Ci sono però molti punti in bilico, sopratutto riguardo la destinazione verso cui ognuno dei personaggi di Ozark potrebbe essere diretto nella prossima stagione. Vediamoli uno per uno.

Wendy

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Wendy Byrde è stata senza ombra di dubbio il personaggio centrale della terza stagione di Ozark. L’abbiamo vista progressivamente trasformasi da collaboratrice restia e reticente delle malefatte centrali della serie a coinvolta in prima persona, in grado di macchinare le peggiori strategie degne di Lady Macbeth. L’apice è stato indubbiamente raggiunto con l’omicidio del fratello Ben per conto dei Navarro, dopo che il coinvolgimento di Wendy col cartello era stato rivelato alla figlia. Durante la sequenza dell’omicidio c’è comunque un dettaglio nello sguardo della donna che ne rivela il pentimento, facendo sembrare l’assassinio più necessario che desiderato.

È meraviglioso osservare i tremolanti bagliori di coscienza che bruciano i sentimenti di Wendy, che se un momento prima sembra non avere affatto un’anima e un momento dopo sembra sull’orlo del precipizio per come la sua vita sia disastrosamente rovinata. Dopo il raccapricciante assassinio che ha concluso Ozark 3, con Wendy e Marty coperti dal cervello di Helen, il finale prepara la donna a capire come coltivare il crescente impero di Byrde da sola

Marty

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Per tutta la terza stagione Marty si è quasi sentito eclissato dalla figura di sua moglie e della sua crescente presa di potere, soprattutto dopo aver gestito il piano di riciclaggio di denaro per così tanto tempo mentre gestiva più casinò e attività di copertura. La morte di Helen davanti ai loro occhi potrebbe portare Marty a una depressione catatonica che lo renderà incapace di essere al centro della serie. Se la quarta stagione di Ozark è paragonabile alla quinta stagione di Breaking Bad, Marty è sicuramente lo Skyler White di Wendy, totalmente traumatizzato e alla ricerca di una porta tagliafuoco.

Marty non è affatto estraneo a certe dinamiche oscure di Ozark, come abbiamo appreso in precedenza quando è stato rapito e tenuto in ostaggio in Messico e punito con la tortura e non ha mai completamente affrontato il danno psicologico che deve aver accusato. È probabile che i demoni passati e presenti emergano per Marty Byrde, il cui disperato appello alla moglie di tornare a casa nel nono episodio suggerisce che sia un uomo disfatto, completamente spezzato dal suo impero metastatizzante e dal suo accumulo di vittime.

Riguardo il suo matrimonio, anche questo è un punto interrogativo. L’arrivo inaspettato di Ben nella terza stagione di Ozark ha messo in evidenza i suoi conflitti coniugali con Wendy, svelati in modo esplosivo in una sessione di terapia che è costata la vita della terapeuta. Dobbiamo quindi aspettarci che Marty e Wendy dovranno fare i conti nella quarta stagione. Come abbiamo appreso da molti drammi criminali, un matrimonio è sempre dipendente dalle pressioni delle impresa criminali, che conduce i coniugi a una vita del tutto falsa.

Ruth, Charlotte e Jonah

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Dopo aver realizzato quali eventi tremendi le stavano accadendo attorno, Ruth ha lasciato la Byrde Enterprises alla fine della terza stagione, per poi essere intercettata da Darlene Snell per rimettere in piedi la sua fattoria di papaveri insieme al cugino di Ruth Wyatt. Ci sarà sicuramente da aspettarci che Ruth compia o cerchi di compiere un’edificante vendetta contro i Byrdes per averla fregata per l’ennesima volta nonostante i suoi anni di servizio. Ruth e Darlene Snell, che sono sopravvissuti ai Byrdes sin dal primo giorno, si dimostreranno una formidabile coppia da abbattere per Wendy e Marty.

La figlia dei Byrde, Charlotte, ha già un percorso ben prestabilito. Le vengono letteralmente consegnate le chiavi del mausoleo di Buddy, che fa da magazzino al cartello Moolah, come si vede nell’episodio finale della terza stagione. In Ozark 4 vedremo con ogni probabilità Charlotte assumersi una maggiore responsabilità nelle attività criminali della famiglia. È dovuta crescere molto in fretta in queste ultime stagioni. Ci ricordiamo quanto era contenta del suo modo astuto di convincere uno dei ragazzi della mafia di Kansas City a smettere di inseguire la figlia di Helen?

Jonah, nel frattempo, dovrà affrontare le malefatte dei genitori. Alla fine della terza stagione è arrabbiato, ha dovuto tenere Helen sotto tiro per poi sparare attraverso la finestra panoramica di casa. Quello che abbiamo davanti è un tiratore quasi infallibile, forse troppo intelligente per il suo bene, che gestisce uno traffico di criptovalute per aiutare i genitori. Nella quarta stagione, Jonah probabilmente uscirà dal tunnel dei Byrde, anche se non nella forma in cui Charlotte si è riuscita a emancipare all’inizio della serie, ma in un modo più sinistro e sornione. Se è in grado di tenere una pistola contro qualcuno in maniera così fredda come con Helen, non si può escludere che possa tenere sotto tiro anche la sua stessa famiglia.

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