La serie tv de Il Signore degli Anelli è ufficialmente in produzione. Amazon ha infatti appena annunciato che l’attesissimo adattamento televisivo inizierà le sue riprese a febbraio. Con un cast ben definito e una sceneggiatura accuratamente stesa, la serie può cominciare ad essere girata, sperando che il suo obiettivo principale – rivolgersi ad una fanbase a dir poco esigente e competente – riesca ad essere conseguito.

Ambientato prima degli eventi de La compagnia dell’Anello, la serie funge da prequel e come per le due trilogie dirette da Peter Jackson, anche l’adattamento di Amazon verrà girato in Nuova Zelanda. Il cast fino ad ora annunciato comprende Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith, Charlie Vickers e Daniel Weyman.

Inoltre, Markella Kavenagh, Ema Horvath e Joseph Mawle sono anch’essi confermati come parte del cast, essendo la loro presenza in questo adattamento de Il Signore degli Anelli già annunciato da tempo. Una notevole assenza tra gli attori è quella di Will Poulter, che dopo essere stato indicato come protagonista, ha rinunciato alla serie a causa di accavallamenti di impegni. A curare la serie de Il Signore degli Anelli saranno gli showrunner e produttori esecutivi J.D. Payne e Patrick McKay.

La prima stagione della serie sarà di otto episodi e non è ancora stato annunciato un collegamento diretto alle trilogie. Il Signore degli Anelli è un prodotto a cui i fan tengono particolarmente e nonostante l’entusiasmo generale per la serie, a pervadere è un clima di preoccupazione, poiché alcuni non vogliono trovarsi a dover gestire una delusione. I film di Jackson vengono considerati pressoché perfetti – ad eccezione di alcuni capitoli de Lo Hobbit – il ché induce i fan a credere che la Terra di Mezzo non abbia bisogno di ulteriori approfondimenti.

Non solo, sia Andy Serkis che John Rhys-Davies si sono dichiarati scettici o disinteressati al progetto, visto come un pretesto per saziare l’avidità dei produttori. Il termine di paragone, oggigiorno, è purtroppo Game of Thrones, serie che non ha accontentato quasi nessuno nonostante i presupposti fossero praticamente prefetti. Solo il tempo – e la coerenza degli sceneggiatori – ci dirà se questa serie su Il Signore degli Anelli sarà solo un pretesto per guadagnare o un prodotto che ha imparato dagli errori di Benioff & Weiss.

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