Nella terza puntata di The Mandalorian, intitolata Il Peccato, gli spettatori hanno potuto dare un’occhiata alla cultura su cui si basa la Gilda dei cacciatori di taglie. In particolare, alcuni personaggi dell’episodio fanno spesso riferimento ad una serie di regole che Mando infrange durante il punto più drammatico dell’episodio, scegliendo consapevolmente di andare contro ad na serie di regole, compiendo quindi un peccato. Ciò a cui va in contro Mando è chiaro e non può più tornare indietro, essendosi definitivamente compromesso. Il terzo episodio di The Mandalorian vede il protagonista consegnare il Baby Yoda al cliente interpretato da Werner Herzog, rendendosi immediatamente conto di non essere a posto con la coscienza.

Le successive scelte che prende Mando rivelano l’esistenza di una serie di regole imposte dalla Gilda ai suoi componenti, le quali proteggono la natura del loro lavoro e la privacy della clientela che si avvale dei loro servigi poco ortodossi. La Gilda dei Cacciatori di Taglie è una vecchia idea dell’universo espanso di Star Wars, così come il suo codice di condotta ai quali aderiscono i cacciatori di taglie come Mando, Boba Fett e IG-88. Esistono infatti numerose pubblicazioni a riguardo di questo elemento, come The Bounty Hunter Code: From the Files of Boba Fett, una guida ufficiale pubblicata per la prima volta nel 2013. Con l’acquisizione di Star Wars da parte di Disney, il testo potrebbe non essere più canonico, ma The Mandalorian ne conferma comunque alcuni elementi.

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  • Non fare domande

Dopo aver consegnato Baby Yoda, Mando chiede al cliente cosa volesse farne. L’imperiale si mostra quindi sorpreso, sottolineando che un atteggiamento del genere andava contro la reputazione della professionalità del protagonista. In una scena successiva, Carga – capo della Gilda – ribadisce che una cosa del genere sia contro il Codice della Gilda.

  • Dimentica ciò che hai visto

Dopo lo consegna del Baby Yoda, il cliente ribadisce a Mando che una volta riscossa la taglia il loro rapporto è terminato e che il cacciatore dovesse agire come se nulla fosse mai accaduto, citando il Codice della Gilda: “non è forse il Codice a dire che questi eventi siano ormai già dimenticati?”

  • Rispetta i colleghi

Sebbene non sia così chiara come le altre due regole, questa del terzo episodio di The Mandalorian implicherebbe che una violazione del Codice sia anche l’attaccare altri cacciatori di taglie. Nell’episodio precedente, Mando era stato attaccato da altri cacciatori come Trandoshan in cerca del Baby Yoda. Se i membri della Gilda si combattono a vicenda commettono un’infrazione, giustificata forse dal fatto che la taglia in questione era troppo succulenta per non correre il rischio.

L’episodio fornisce abbastanza informazioni sul Codice della Gilda, sufficienti per accertare che Mando abbia commesso un grave peccato e che le conseguenze per le sue azioni saranno sicuramente estreme e spietate. Ha chiesto delucidazioni sulle motivazioni del cliente invece che restare indifferente, non è riuscito ad accontentarsi della taglia una volta riscossa, ed è assai probabile – anche se non viene specificato – che uccidere il cliente dopo aver ricevuto il pagamento sia motivo di infrazione del Codice. Probabilmente Greef Carga – capo della Gilda – non sarà troppo felice del fatto che Mando gli abbia sparato, e al cacciatore verranno sicuramente tolti tutti i privilegi della Gilda, trovandosela alle calcagna assieme all’Impero.

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