Sin City, il famosissimo graphic novel di Frank Miller, potrebbe dare vita ad una seriet-tv. Ad occuparsi della sua realizzazione sarebbe Legendary Television. Sin City nasce come serie a fumetti neo-noir pubblicata a partire dal 1991 da Dark Horse. Frank Miller ha lavorato anche a Daredevil per Marvel Comics, a Batman: Year One per DC Comics e ad altri svariati progetti. La sua serie è stata già adattata due volte per il cinema. Nel 2005, Robert Rodriguez ha diretto Sin City e nel 2014 il suo sequel, Sin City: A Dame to Kill For.
Il fumetto racconta la storia di una cittadina americana fittizia, Basin City, nota comunemente come Sin City. I fumetti raccontano storie diverse ambientate nel medesimo universo, caratterizzato da crimine, violenza e qualsiasi cosa di oscuro e pericoloso. Un paio di anni fa, c’è già stato un tentativo di trasportare il fumetto nel mondo delle serie televisive. Glen Mazzara, infatti, aveva firmato un accordo per occuparsi di Sin City in qualità di showrunner. Ma il progetto non si concretizzò.
Come riportato da Deadline, è molto vicino un accordo con Robert Rodriguez, che si è occupato della regia dei due precedenti adattamenti al cinema. Rodriguez e Miller dovrebbero occuparsi della produzione esecutiva della serie, insieme a Stephen L’Hereux e a Silenn Thomas. Secondo l’accordo, Legendary Television dovrebbe garantire una prima stagione dello show e un prequel animato basato sui fumetti.
Dopo il 2005, Robert Rodriguez ha diretto e prodotto un gran numero di progetti filmici e seriali, tra cui il franchise di Spy Kids, Grindhouse, Machete, Planet Terror e Alita, realizzato per conto di James Cameron. Frank Miller ha vinto numerosi premi e Zack Snyder ha anche adattato il suo 300. Miller ha ottenuto nuovamente diritti TV di Sin City nel 2018, dopo un progetto defunto con TWC-Dimension.
La possibile reunion tra i due porta un sacco di speranza ai fan che aspettavano notizie da un po’ di tempo. Non è ancora chiaro chi si occuperà della regia ma, di sicuro, l’amore di entrambi nei confronti del progetto è una sufficiente garanzia. Nel 2014, a differenza che nel 2005, però, il sequel si è rivelato un fallimento di critica e di pubblico.