
Joker è stato accolto molto bene dai fan subito a partire dal suo rilascio nei cinema. Il film segue un giovane uomo, Arthur Fleck, che cerca di risolvere i problemi con la propria salute mentale finché ciò non lo porta a diventare un genio del crimine. Il Joker. Anche la performance di Joaquin Phoenix è stata accolta da un grande numero di plausi e persino alcuni mormorii riguardo un possibile Oscar. Il provocatorio film diretto da Todd Phillips per la Warner Bros. ha vissuto il suo grandioso weekend di apertura al box office vendendo 93.5 milioni di dollari in biglietti. Non sembra ci sia mai stato un dubbio che Joker avrebbe guadagnato banconote di grosso taglio, ma per quanto riguarda la stagione dei premi, quello resta ancora un’incognita.
Non appena il primo trailer è uscito, in Aprile, uno scroscio di elogi è caduto sopra a Phoenix. La clip sarà anche durata due minuti e 24 secondi, ma l’assaggio dell’attore nei panni dell’assassino clown con una risata da psicopatico che abbiamo avuto è stata subito accolta con predizioni fatte su Instagram sul fatto che Phoenix avrebbe ottenuto la sua quarta nomination agli Oscar. Dopo di che, la Warner Bros. ha presentato sul palco di Venezia la première del film, dove si è guadagnato una standing ovation di otto minuti e ha raccolto il Leone d’Oro. Alcuni giorni dopo, il debutto di North American al Toronto Film Festival ha dato a Phoenix lo stesso encomio. Pertanto, il consenso generale sembra essere quello anche se il film si è scoperto essere scuro e violento per essere veramente goduto, ma la performance di Phoenix da sola è valida di riconoscimento agli Oscar.
Tuttavia, la controversia sembra stia inghiottendo il film: un gruppo di membri di famiglie e amici vittime dei massacri all’Aurora, Colo. cinema durante la trasposizione del Cavaliere oscuro – Il ritorno nel 2012 ha scritto alla Warner Bros. chiedendo che le casse dello studio donassero i profitti ai gruppi che aiutano le vittime di violenze armate. Il gruppo ha anche chiesto allo studio di non supportare i candidati politici che accettano soldi dalla NRA (National Rifle Association). In risposta, la Warner ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna la violenza del mondo reale insistendo però che Joker non viene considerato come un eroe. Lo studio ha anche messo al riparo Phillips e il cast dai media, rendendo l’evento del red carpet alla première di Los Angeles un evento di sole foto e lo stesso è stato fatto alla proiezione al New York Film Festival. Solo alcuni giorni prima del weekend di apertura, i cinema AMC e Landmark hanno dato il bann ai costumi e alle maschere durante le proiezioni di Joker. Il dipartimento di polizia di Los Angeles ha dichiarato di voler aumentare la propria visibilità nei cinema durante quel weekend. A New York, un giovane uomo è stato portato fuori durante la proiezione a Times Square quando ha iniziato ad applaudire durante le scene degli omicidi.
Ma cosa c’entra tutto questo con la stagione dei premi e come si prospetta nei riguardi di Joker? C’entra eccome! A quanto pare proprio per questo il film vedrà difficilmente un riconoscimento agli Academy. Prima di tutto, non importa quanto Phillips e company abbiano giustamente insistito che non si tratta di un film sui super-eroi tradizionale, è nato dall’universo della DC Comics. I film sui super-eroi ottengono poco successo agli Oscar in ogni caso. La prima volta che un film sui super-eroi in live action ha ottenuto la nomination come miglior film è stato l’anno scorso con Black Panther di Ryan Coogler. Tuttavia non ha raccolto alcuna nomina per la parte recitativa. L’unica nomination agli Oscar per un attore nei panni di un villain in un film sui super-eroi è stata quella di Heath Ledger, che ha poi vinto per il ruolo di Joker ne Il cavaliere oscuro del 2008 dopo la morte.
Per ciò che concerne i film violenti, ci sono comunque state delle nomination agli Oscar, così come delle vittorie. Arancia meccanica di Stanley Kubrick ha ottenuto la nomination come miglior film nel 1972, così come Un tranquillo weekend da paura l’anno dopo. Il classico newyorkiano Taxi Driver di Martin Scorsese riguardo la storia di un anti-eroe, Travis Bickle – di cui Phillips ha detto essere stata una grande ispirazione per Joker – è stato nominato per il miglior film nel 1977. Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme non solo ha guadagnato 272 milioni globalmente, contro i 19 milioni spesi, ma si è anche portato a casa cinque Oscar nel 1992 per miglior film, regista, attore protagonista (Anthony Hopkins), attrice protagonista (Jodie Foster) e sceneggiatura non originale (Ted Tally). Ma stiamo parlando del secolo scorso, mentre ora ci troviamo nel 2019. Le sparatorie negli USA sono ormai un’occorrenza troppo “quotidiana”, e il dibattito sul controllo delle armi continua a dominare il panorama politico.
Non c’è dubbio che i votanti agli Academy stiano elogiando Phoenix e dicano che è brillante. C’è certamente più lode che disprezzo. Allo stesso tempo però i votanti sembrano resistere all’idea di premiarlo. Non perché pensino che non se lo meriti; semplicemente non apprezzano l’idea che il loro voto possa essere interpretato come sostegno alla violenza. Inoltre, guardate anche la competizione: davvero i votanti sceglierebbero un pazzo omicida rispetto a un Adam Driver in Marriage Story che canta Being Alive? O un Leonardo Di Caprio che interpreta una star di Hollywood in Once Upon a Time… in Hollywood? Persino Adam Sandler potrebbe essere una scelta migliore di Phoenix.
Il truffatore dipendente dal gioco d’azzardo di Sandler potrebbe non avere alcun valore particolare, ma la dark comedy dei fratelli Safdie fa ridere l’audience senza farli sentire in colpa o a disagio. Secondo il negozio di scommesse Coral, Joaquin Phoenix ha 4 possibilità su 7 di portare a casa il premio per il miglior attore, Adam Driver invece 4 su 1 e Leonardo Di Caprio 7 su 1. Altri nomi nella lista dei papabili vincitori sono Robert DeNiro, Antonio Banderas, Christian Bale, Tom Hanks e Taron Egerton per il suo ruolo di Elton John in Rocketman. Ricordiamo comunque che Phoenix è stato nominato tre volte agli Academy Award ma non ne ha ancora ricevuto uno. Sarebbe bello pensare che il 2020 possa essere l’anno fortunato per lui, come il 2016 lo è stato per Di Caprio e la sua vittoria grazie a The Revenant. Harry Aitkenhead di Coral ha detto:
Joker è il film di cui tutti parlano al momento ed è sicuramente il contendente alla guida verso gli Oscar del prossimo anno. Tuttavia, ci sono The Irishman e Marriage Story davanti.
Durante una discussione avvenuta dopo la première del NYFF, Phillips ha commentato che il ritratto della violenza reale nel suo film è molto più responsabile di quella dei cartoni animati a cui ci siamo ormai abituati. Ha anche detto che crede che la controversia non “farebbe male al film”. Ha aggiunto:
Probabilmente lo ha aiutato, ed è un bene che ci siano persone che ne parlino.
Certo, parlare potrebbe aiutare a vendere biglietti, ma non tanto a vincere l’Oscar. Anzi, potrebbe rovinarlo.
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