Anche Jason Momoa si inserisce nel novero delle star che cercando di proteggere l’ambiente; difensore del mare sul grande schermo ma anche nella vita reale.
La star di Aquaman combatte da molto tempo nel nome della causa ambientalista. Lo scorso aprile si era tagliato la barba in segno di protesta, ma il suo amore per il pianeta è riuscito a portarlo nella sede dell’ONU a New York.
L’attore hawaiano è stato l’ospite d’onore di un incontro dei rappresentanti degli Small Island Developing States (SIDS) e ha pronunciato uno splendido discorso incentrato sul cambiamento climatico. Un vero e proprio stato di emergenza, che ovviamente coinvolge anche l’ecosistema marino.
“Siamo noi la malattia che affligge il nostro pianeta” ha detto l’attore, consapevole che gli uomini sono la causa principale della grave crisi ambientale in cui è sprofondato il nostro pianeta.
Gli oceani si trovano in uno stato di emergenza. Il riscaldamento dei mari sta compromettendo interi ecosistemi marini e dobbiamo anche affrontare l’emergenza dell’inquinamento da plastica perché tutti i rifiuti del mondo finiscono nelle nostre acque. […] Ci sono più rifiuti di plastica negli oceani che stelle nella Via Lattea.
Come sottolineato dall’attore, i governi e le aziende hanno promesso un cambiamento immediato, ma non hanno agito di conseguenza. Questo ci sta conducendo verso un punto di non ritorno.
Come esseri umani, abbiamo bisogno della Terra per sopravvivere. Ma la Terra non ha bisogno di noi.Tutte le nostre terre, che siano grandi o piccole, galleggiano nell’oceano come una canoa in mezzo al mare. Il nostro pianeta non è altro che un’isola intenta a galleggiare in un oceano di stelle. Su una imbarcazione nel mezzo del mare le risorse per sopravvivere sono limitate, c’è bisogno di un rigido piano di navigazione. Noi dobbiamo collaborare a livello globale per guidare la nostra canoa nella giusta direzione. Una direzione che conduce verso un futuro di prosperità e abbondanza su una terra che chiamiamo casa.
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