Il #MeToo, positivo o negativo che sia, ha sicuramente dato più spazio alle battaglie del femminismo contemporaneo a Hollywood, persino nei cinecomic e in altri blockbuster d’azione: non c’è quindi da stupirsi che un film come Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn colga l’opportunità per prendere di mira il sessismo, la misoginia e (si presume) il patriarcato.
Lo conferma Ewan McGregor, che interpreta il villain Maschera Nera nel film. Intervistato da Premiere, l’attore scozzese ha detto che è stato proprio il femminismo di Birds of Prey a spingerlo ad accettare la parte:
Di Birds of Prey mi interessava il fatto che sia un film femminista. È scritto con molta cura. Nel copione c’è un vero sguardo sulla misoginia, e credo che ne abbiamo bisogno. Dobbiamo essere più consapevoli di come ci comportiamo con il sesso opposto. Abbiamo bisogno che ci venga insegnato di cambiare.
Poi continua:
I misogini nei film sono spesso ritratti in modo estremo: stuprano, picchiano le donne, ed è legittimo rappresentarli così perché esistono davvero e ovviamente sono il peggio. Ma i dialoghi di Birds of Prey fanno sempre riferimento alla misoginia quotidiana, a quelle cose che, in quanto uomo, dici senza rendertene conto, il mansplaining, ed è nella sceneggiatura in un modo molto sottile. L’ho trovato brillante.
L’uscita di Birds of Prey è attesa per il 2 febbraio 2020.
Alla regia regia di Birds of Prey c’è Cathy Yan (Dead Pigs), mentre la sceneggiatura è stata scritta da Christina Hodson (Bumblebee e il prossimo Batgirl).
Il cast è composto da Margot Robbie (Harley Quinn), Jurnee Smollett-Bell (Black Canary), Mary Elizabeth Winstead (Cacciatrice), Rosie Perez (Renee Montoya), Ella Jay Basco (Cassandra Cain), Ewan McGregor (Maschera Nera), Chris Messina (Victor Zsasz), Ali Wong, Michael Masini e Charlene Amoia (Maria Bertinelli).
Matthew Libatique è il direttore della fotografia. Sappiamo inoltre che il film punterà alla classificazione Restricted.