Era risaputo il fatto che la fusione tra Fox e Disney avrebbe avuto conseguenze importanti, non solo per l’espansione dell’Universo Marvel. A quanto pare, infatti, la compagnia ha posto in essere un profondo repulisti di tutti quei progetti che la Fox aveva messo in cantiere, che però non hanno convinto Bob Iger e soci.

Tra le prime vittime, la Disney annovera il sequel del (deludente) Assassin’s Creed, con Michael Fassbender e Marion Cotillard, diretto da Justin Kurzel. Pare infatti che, nonostante il box office e la critica non avessero premiato il progetto, la 20th Century Fox stesse lavorando ad un seguito, di cui non si sa però quasi nulla. L’unica informazione trapelata fino ad ora parlava di un’ambientazione durante la Guerra Fredda. La pellicola originale aveva incassato 241 milioni di dollari, a fronte di un budget di 125, ricevendo solamente il 16% di recensioni positive sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes. Il sito scrive che “nonostante Assassin’s Creed sia indiscutibilmente il miglior film mai tratto da un videogioco, rimane un’arrancante delusione, infarcita di CGI, senz’anima e dalla trama confusionaria“.

Lo stesso destino è toccato ad altri due adattamenti da serie di videogiochi: Hitman, che in caso contrario sarebbe arrivato ormai al terzo reboot dopo Hitman – L’Assassino del 2007, con Timothy Olyphant, e Hitman – Agent 47 con Rupert Friend, e The Sims. Quest’ultimo avrebbe dovuto essere scritto da Bryan Lynch (Scary Movie 3) e prodotto da John Davis (Norbit). Sfuma anche Mega Man, che era stato annunciato nel 2018.

Facendo un bilancio dei tagli della Disney, se contiamo anche l’annullamento di Chronicle 2 e The Gatering, vediamo che dei 246 film preventivati dalla Fox solamente una piccola manciata andrà in porto. Insomma, un grande colpo di spugna per quella che è stata una delle major più importante degli ultimi decenni.

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