Molti personaggi del cinema che conosciamo sono basati su degli stereotipi. Gli stereotipi sono sempre negativi: nonostante siano utilizzati in maniera semplicistica per inquadrare i personaggi in un certo ruolo all’interno della storia raccontata nel film, hanno conseguenze nell’inevitabile trasposizione nella società. Ne troviamo degli esempi anche nei film candidati agli Oscar 2019. Quali sono gli stereotipi femminili e maschili negativi del cinema più ricorrenti?
Donne sempre in guerra tra loro
Le donne sono sempre in contrasto qualsiasi relazione abbiano: che siano suocera e nuora, amiche, compagne di scuola o mamma e figlia, le donne trovano sempre una maniera per non andare d’accordo. Mentre gli uomini sono rappresentati come più amichevoli, fanno squadra e si aiutano a vicenda nelle relazioni personali e negli affari, spesso le donne sono rappresentate sempre in competizione tra loro, alimentando gli stereotipi femminile che non ci sia modo per le donne di fare squadra e che non riusciranno mai a supportarsi a vicenda mentre gli uomini conquistano i posti al vertice delle aziende e riescono a raggiungere i loro obiettivi.
Esistono solo due tipi di ragazze
Le ragazze fanno parte solo di due categorie: la ragazza bellissima, popolare e stupida e la ragazza bruttina, intelligente e sfigata. La ragazza popolare non fa altro che dar feste a casa sua quando i suoi genitori non ci sono e conquista tutti i ragazzi, anche quello che piace alla ragazza sfigata, che però non frequenta feste e non ne organizza, fa solo i compiti, ha i capelli arruffati e solitamente ha l’apparecchio o gli occhiali e invidia la ragazza popolare. È uno degli stereotipi femminili negativi perché spinge le ragazze ad identificarsi con l’una o con l’altra categoria esagerandone anche gli atteggiamenti e facendo credere che non possa esistere una ragazza carina, intelligente e simpatica, ma che si debbano accontentare di essere l’una o l’altra.
I bravi ragazzi non vanno mai oltre l’amicizia con le donne
Se sei un bravo ragazzo, le cose andranno male in amore. È sempre la stessa storia: il bravo ragazzo ama lei, lei ama il cattivo ragazzo e il cattivo ragazzo il più delle volte non lo sa nemmeno. Il bravo ragazzo non è desiderabile mentre il cattivo ragazzo ha un fisico da atleta, ha gli occhiali da sole giusti e un sorriso smagliante. Quindi suggerisce l’idea che un bravo ragazzo non può essere amato, al massimo sarà il migliore amico della ragazza e il suo confidente, tanto che ascolterà tutti i racconti di lei con il cattivo ragazzo, pretendendo da lui anche dei consigli. Insomma, le ragazze non sanno fare la scelta giusta e preferiranno sempre l’uomo che le farà soffrire. Questo esempio vale sia come stereotipo femminile, che come stereotipo maschile, sebbene la realtà a volte riservi delle sorprese che li smentiscono.
Il fascino della Lolita
Gli uomini adulti o di mezza età che impazziscono per le ragazze giovani sono un classico degli stereotipi femminili e maschili. Il fascino della Lolita si ripete in moltissimi film: la ragazza giovanissima, innocente e inconsapevolmente sexy che accresce il desiderio dell’uomo adulto. Lui cercherà di resistere per tutto il film ma alla fine cederà perché anche se è una relazione sbagliata, è proprio questo a renderla irresistibile: poco importa se è la figlia di un amico, se l’ha vista crescere oppure se semplicemente ha meno della metà dei suoi anni. È un’attrazione fortissima e non potrà resistere.
La sposa che diventa matta
In qualsiasi film con stereotipi femminili che racconti di un matrimonio, l’uomo è tranquillo e rassegnato al suo destino di non poter più frequentare altre donne. È più concentrato sulla sera dell’addio al celibato con i testimoni che sul matrimonio con la donna che ama. Mentre la futura sposa è sempre al limite della follia: dopo mesi e mesi di preparativi di cui si è occupata completamente da sola, quando il matrimonio è alle porte tutto va a rotoli e mentre ci sono mille inconvenienti al minuto lei diventa sempre più pazza.
Le damigelle che sono a suo completo servizio solitamente la odiano e parlano male di lei alle sue spalle perché invidiose di lei e del suo traguardo. Perpetua lo stereotipo della donna che si prepara al giorno più felice della sua vita come se la donna non avesse altri obiettivi nella vita, ciò è chiaro anche dall’atteggiamento delle damigelle che la odiano perché finalmente si è “sistemata” e a loro non è ancora successo.