J. J. Abrams, regista di Star Wars: The Rise of Skywalker, ha rivelato che l’utilizzo di footage mai mostrato prima con Carrie Fisher è stato davvero surreale. Protagonista della Star Wars Celebration, il regista ha parlato delle scene che l’attrice aveva già girato e che, poi, sono state ricontestualizzate per Episodio IX:

Carrie era la migliore. Era splendida. Era magnifica. Non so, cosa avremmo potuto fare? Chiamare un’altra attrice per interpretare la Principessa Leila? Non potevamo. E non potevamo nemmeno lasciare che andasse via così. È stato molto strano avere un gran numero di scene con lei che non sono mai state utilizzate prima. Abbiamo dato un’occhiata a quelle sequenze e abbiamo capito che c’era un modo per utilizzarle e portare avanti la sua storia.

Ancora secondo Abrams, l’idea di avere un personaggio interamente creato in digitale non era nemmeno da considerare. Insomma, il regista è rimasto abbastanza colpito dall’idea di lavorare su una serie di sequenze con un’attrice scomparsa ormai da qualche anno:

Emozionalmente, ogni giorno mi colpiva il fatto che lei non fosse veramente presente ma che apparisse comunque in scena. È stato davvero surreale lavorare in questo modo. Lei è veramente in scena, appare nel film. E la cosa più pazza è proprio questa. Carrie Fisher è presente in un modo che è davvero sorprendente per me.

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Nel frattempo, Abrams ha anche dato qualche suggerimento sul perche sia stato scelto il titolo The Rise of Skywalker, dal momento che ha provocato più domande che risposte presso il nutrito fanbase. Secondo il regista, si tratta del giusto titolo per il film. È un qualcosa di provocatorio che stimola un sacco di domande e di spunti di riflessione ma, allo stesso tempo, non appena avrà visto il film, il pubblico avrà le idee molto più chiare su tutto. Star Wars: The Rise of Skywalker uscirà al cinema il 19 Dicembre.

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