Veder parlare di Marvel vs DC al cinema è diventata quotidianità negli ultimi anni. Ogni settimana infatti esce una notizia sul prossimo cinefumetto, su chi interpreterà tal eroe e chi invece dirigerà il suo film. Anche nel pubblico però si è fatta chiara la grande differenza tra i personaggi Marvel e DC Comics, specialmente grazie ai grandi successi Marvel/Disney degli ultimi 10 anni. L’esperimento del MCU si è infatti dimostrato un successo planetario, non eguagliato da nessun’altro. Come mai però la DC al cinema non trova un successo simile a quello Marvel? In questo articolo proveremo a far luce sulle vicende televisivo/cinematografiche tra queste due case dando, alla fine, un possibile consiglio per il futuro alla DC.
Marvel vs DC – iconicità sacra contro nuove promesse
Il mondo DC ha avuto la strada spianata per decine di anni. Mentre la Marvel cedeva i diritti cinematografici delle proprie testate più importanti (X-Men, Fantastici 4 e Spider-Man) la DC aveva già prodotto film iconici come la saga di Superman di Donner o quella di Batman di Burton. Anche sul piccolo schermo la partita era impari: grazie a serie come Adventures of Superman del 1952, Batman del 1966 e Wonder Woman del 1975 il pubblico aveva chiara nella mente l’iconografia DC. Al contrario, i prodotti Marvel risultavano di qualità molto inferiore: l’unica nota importante riguardava infatti la serie su L’Incredibile Hulk del 1978. Non troviamo particolari produzioni riguardo i principali Avengers, mantenendo le loro uniche trasposizioni quelle sui fumetti o nelle serie animate.
Marvel vs DC – i primi 2000
Questa fama della DC e del suo iconico trio ha creato molti problemi negli anni a venire. Iniziando con Batman Forever e Batman e Robin per poi passare a Superman Returns, queste icone subirono della grande popolarità del passato. I due film di Batman post-Burton provarono ad allontanarsi dal tono gotico e dark dei due prequel, e questo portò ad una discesa nel camp che segnò la loro rovina. Superman Returns invece provò una strada diversa: emulare il tono dei classici film col Superman di Reeve. Il risultato fu un film fuori dal tempo che da un lato non fu apprezzato dai fan della saga originale e dall’altro fu rigettato anche dal pubblico odierno, desideroso di storie più moderne.
La Marvel raggiunse il grande schermo grazie alla Sony e alla Fox che coi loro Spider-Man di Sam Raimi, X-Men di Bryan Singer ed i Fantastici 4 di Tim Story. Assieme a loro vi furono tre film su Blade, che riscossero buon successo, ed il fallimentare film su Hulk di Ang Lee. Questi film però non comprendevano nessuno degli eroi che avrebbero fatto crescere il MCU al cinema, ad eccezione di Hulk (di cui parleremo dopo). Mentre la DC aveva già solidificato la propria Trinità al cinema la Marvel non aveva ancora giocato gli Avengers, e questo li avvantaggiò molto negli anni a venire.
Marvel vs DC – la rinascita di Batman e le origini del MCU
Nel 2005 la Warner Bros face uscire nelle sale quello che sarebbe stato il primo capitolo di una delle più grandi saghe cinematografiche a tema supereroistico: Batman Begins. Il Batman di Christopher Nolan, realistico e reinterpretato rispetto ai fumetti, incontrò però una iniziale reticenza del pubblico. Al botteghino infatti il film guadagnò solamente 374 milioni di dollari contro un budget di 150 milioni. Il reboot era infatti caduto vittima di quello che, ad oggi, ancora tormenta la Trinità DC: la nostalgia. Questo però non fece paura alla Warner che, nel 2008, fece uscire in sala Il Cavaliere Oscuro. Questo film, grazie alla fenomenale interpretazione di Heath Ledger come Joker, fece breccia nel grande pubblico e nei dubitanti di Bale come Batman.
La Marvel invece, sempre nel 2008, diede inizio al grande progetto del Marvel Cinematic Universe grazie a Jon Favreau, Robert Downey Jr. ed il loro Iron Man. Grazie ad un mix perfetto di umorismo e tragedia questo personaggio si calcificò istantaneamente nel pantheon supereroistico. A seguire vennero Captain America, Thor, il sequel di Iron Man Iron Man 2, meno d’impatto ma comunque popolare e… L’Incredibile Hulk. Nonostante il talento di Norton ed il cameo di Tony Stark il film fallì al botteghino, portando inoltre ad un recast dell’attore protagonista. Anche qui troviamo come l’unico personaggio a non funzionare sia quello con più trasposizioni, che la gente ha già visto molte volte e di cui ha già una chiara opinione.
Marvel vs DC – Nolan, Avengers e Snyder
Nel 2012 venne raggiunto il culmine di due importanti fasi del mondo cinefumettistico: la fine della saga di Nolan con Il Ritorno del Cavaliere Oscuro e la fine della Fase 1 del MCU con The Avengers. Il primo seguì l’onda del successo planetario de Il Cavaliere Oscuro, superandone i profitti e concludendo la trilogia Nolaniana di Batman. Avengers invece, diretto da un Joss Whedon al massimo dei suoi splendori, portò in sala un mastodontico cross-over dalle molteplici funzioni. Mentre da un alto concluse il primo capitolo del MCU dall’altro aprì la strada al futuro, introducendo in un cameo Thanos. I cinque film introduttori culminarono in questo film evento con grande successo economico e di critica, portando la Disney a spingere per un veloce passaggio alla Fase 2.
La Warner e la DC invece si trovarono ad un impasse: seguire la strada gettata da Nolan, con un tono dark e realistico, o seguire quello Marvel sempre più comico. Lo studio decise di seguire un tono più dark e, nel 2013, fece nascere il DCEU grazie a Zack Snyder ed al suo Man of Steel. Nonostante dei buoni risultati al botteghino la critica si fece molto vocale contro al film, criticando la modernizzazione del personaggio. In particolare, venne criticato il tono dark della storia e la scelta, alla fine del film, di far uccidere Zod da Superman. Citando la Marvel ed il Superman di Reeve, secondo la critica non era possibile che Superman uccidesse. Con l’uscita di Batman V Superman: Dawn of Justice si ripeté la stessa polemica: la critica rifiutò il tono dark e le uccisioni compiute da Batman.
Marvel vs DC – come la nostalgia continua a danneggiare il DCEU
Il problema delle critiche al DCEU si ritrova nelle origini di questi commenti: non esiste un tono specifico per il cinefumetto e tutte le interpretazioni di questi personaggi sono colpevoli di questi atti. Il tono dark dei primi film del DCEU infatti non risulta particolarmente diverso da quello dei film di Nolan, seppur contestualizzato in modo diverso. Nonostante questo è chiaro come risulti curioso il criticare, in una opera d’Arte come è un film il tono andando invece a ricercare nostalgicamente quello di film passati.
Un altro problema della nostalgia al cinema è la fallacia nel ricordare i dettagli, andando invece a sintetizzare solamente il generale. Molti nostalgici di Reeve potranno infatti criticare il Superman di Cavill ma va ricordato come in Superman II accadesse lo stesso tipo di omicidio. L’unica differenza? Il contesto, con un Superman beffardo nel film di Donner contro uno combattuto in quello di Snyder. Inoltre, si può criticare come Batman in Batman V Superman uccida ma va fatto notare come ogni iterazione di questo personaggi si sia macchiato di questo crimine. L’unico ad esserne estraneo risulta quello di Clooney, ma ci pare azzardato dire che la sua sia la versione più fedele del Cavaliere Oscuro.
Queste critiche si vanno a basare sempre sulle iterazioni passate dei personaggi ma mai su dati oggettivi. Data l’iconicità di Superman e Batman risulta immediato per alcuni evidenziare come il loro tono debba essere uno del passato o come si debba seguire un determinato canon fumettistico. Dove per la DC c’è un metro di paragone ideale e quindi irraggiungibile, per la Marvel non ve ne è nessuno.
Marvel vs DC – eroi differenti
I personaggi Marvel e DC si distinguono al cinema soprattutto grazie ad un fattore: la loro morale. Nel MCU abbiamo infatti eroi che, nonostante presentino caratteri a tratti negativi, non compiano mai atti sbagliati moralmente. Ovviamente questi personaggi possono essere eccentrici, narcisisti o superbi, ma queste loro caratteristiche non precludono mai la bontà dei loro gesti.
Un esempio eclatante risulta in Captain America: Civil War, film che necessita di Baron Zemo in quanto non ci sia una vera fazione che ha torto nel film. Sia Tony Stark che Steve Rogers sono personaggi equamente buoni, che se sbagliano sbagliano per il loro voler dare troppo bene. Captain America dividerà pure gli Avengers, ma lo farà per un giusto motivo: l’amicizia verso Bucky. Iron Man caccerà Captain America ma anche lui per un giusto motivo: una protezione maggiore della popolazione. Al contrario, il nemico nella saga fumettistica è chiaro: Iron Man agisce in modo autoritario, anaffettivo e a tratti crudele contro dei personaggi che sono nel giusto.
Qui entrano in gioco i personaggi del DCEU: la loro morale viene messa in discussione. Perchè Superman dovrebbe uccidere Zod? Perchè dovrebbe scappare dopo un attentato terroristico? Oppure: perchè Batman dovrebbe mai uccidere (o meglio, non curarsi della vita dei criminali)? In questi film si vedono queste due icone messe in discussione per poi, alla fine, far emergere i loro lati positivi. Da un Batman con “nuove regole” si passa ad un Bruce Wayne ottimista, e da un Kal-El odiato si passa ad un Superman amato dal genere umano.
Marvel vs DC – il trionfo Marvel e lo scivolone DC
Con gli ultimi anni abbiamo assistito ad un grandissimo trionfo Marvel e ad un grande tracollo DC: mentre l’universo condiviso del MCU prospera, pronto a cedere le redini a personaggi come Pantera Nera e Captain Marvel, la DC si trova in mezzo a problemi di casting, di tono e di coesione. Dopo il fallimento di Justice League, inizialmente girato da Snyder ma completamente rimodellato da Whedon per renderlo più simile al tono richiesto dalla critica, non si riesce più a capire quale sarà il futuro cinematografico DC. I film in solitaria stanno funzionando ottimamente, con Aquaman e Shazam! che hanno conquistato critica e pubblico, ma il piano condiviso sembra essersi perso. Cosa dovrebbe fare quindi la DC per rimettersi in piedi? Prima di tutto: avere un piano ben preciso.
Marvel vs DC – la DC deve (ri)costruire una propria identità
Secondo noi, il DCEU dovrebbe riscoprire la propria identità senza andare alla ricerca di una emulazione di altri universi. Come provato da Justice League, non si può sperare di fare quello che ha fatto la Marvel se non si è la Marvel. Al contrario, la DC dovrebbe accettare pienamente il retaggio dei propri personaggi e, come avvenuto in buona parte dei film del DCEU, dovrebbe spingere per una grande varietà tonale. I cinefumetti non devono seguire un tono preciso, anzi questo porterebbe presto alla stagnazione del genere. Al contrario, si dovrebbe seguire il tono adatto alla singola storia. Un intrigo politico a tema supereroistico come Batman V Superman deve mantenere un tono dark e un film con un bambino con superpoteri come Shazam! deve avere un tono molto più comico. Il tutto deve però far parte di un progetto di insieme unitario, di una direzione precisa.
Ad oggi, il prossimo capitolo del DCEU (dopo il rilascio della Snyder Cut) dovrebbe essere necessariamente uno: la Legion of Doom. Avendo personaggi come Lex Luthor, Joker, Deathstroke, Black Manta, Ocean Master, Sivana ed i futuri Cheetah e Black Adam è chiaro come questo assembramento di villain debba andare a scontrarsi presto contro la Lega della Giustizia. Avere un Justice League 2 con questi nemici servirebbe alla DC come unificatore dell’universo, mettendo personaggi già presentati sullo schermo contro gli iconici eroi già visti.
Infine, la Warner dovrebbe spingere il più possibile per il ritorno di Cavill, Fisher e Miller nei ruoli di Superman, Cyborg e Flash. L’abbandono di Affleck al ruolo di Batman infatti andrà a creare confusione quando il The Batman di Reeves o Justice League 2 verranno rilasciati. Sarebbe da evitare una ulteriore serie di recasting confusionari e non necessari.