Si potrebbe definire il re dell’horror, le cui storie hanno e stanno scrivendo la storia del cinema horror, stiamo parlando di Stephen King. I suoi libri e storie sono diventate pellicole cinematografiche di successo ma anche incredibili flop che si fa fatica a ricordare. Gli adattamenti sono tanti, senza contare dei sequel, e vogliamo oggi celebrare l’autore delle horror story, che hanno spaventato molti di noi, con una classifica dal peggiore al migliore adattamento. Ne citeremo solo alcuni, anche se la classifica sarebbe molto ben più lunga di quella che proponiamo di seguito.
20 – The Mangler – La Macchina Infernale (1995)
Adattamento che risulta pazzesco in tutti i modi sbagliati. Una storia su un macchinario infestato all’interno di una lavanderia industriale che è risultato un pasticcio totale, un film esagerato, troppo lontano da sembrare reale.
19 – Cell (2016)
John Cusack e Samuel L. Jackson sono le uniche due persone che, mentre si stava diffondendo un virus zombie-psichico attraverso gli auricolari, non erano al telefono. I personaggi deboli del film, la mitologia risibile e il finale bizzarro sono i veri motivi per cui questo adattamento risulta un flop.
18 – Unico Indizio la Luna Piena (1985)
Un ragazzo disabile (Corey Haim) è convinto della presenza di un lupo mannaro nella città a seguito di una serie di omicidi nelle serate di luna piena. Nessuno gli crede e ovviamente il ragazzo ha ragione. A rendere il film, che aveva tutte le carte in regola per risultare gradevole, sono i valori di produzione scadenti e gli effetti speciali legati alle creature completamente poco convincenti.
17 – Grano Rosso Sangue (1984)
La trama non era male: una città invasa da ragazzini omicida ma, l’adattamento di Fritz Kiersch vaga senza meta alla ricerca di spaventi, e il finale soprannaturale esagerato è involontariamente esilarante. Narciso Ibáñez Serrador’s con Ma come si può uccidere un bambino? nel 1976 affrontò lo stesso tema ma in maniera bel più riuscita della deludente versione di Kiersch.
16 – L’Allievo (1998)
Un giovane Brad Renfro ricatta il suo vicino di casa Ian McKellen dopo aver scoperto essere un nazista rifugiato in America, cercando di farsi rivelare i segreti più oscuri, formando un rapporto tutt’altro che salutare. È innegabilmente spaventoso, e Renfro e McKellen regalano una bella performance, ma quasi tutte le scene di questo film sembrano reminiscenze delle accuse contro le accuse di Singer, quindi è ancora incredibilmente difficile da superare.
15 – I Sonnambuli (1992)
Prima sceneggiatura originale di Stephen King che vede la partecipazione di Alice Krige e Brian Krause come mostri di gatti madre-figlio che sono anche amanti, in grado di sopravvivere nutrendosi dell’energia vitale delle ragazze vergini. Con effetti visivi e scelte narrative molto discutibili, il film di Mick Garris non è mai noioso.
14 – Secret Window (2004)
In questo film troviamo un divorziato Jhonny Depp, scrittore che si trasferisce in una casa isolata di campagna per riprendersi e un perfetto sconosciuto inizia ad accusarlo di plagio interpretato da Jon Turturro. Un altro film ben costruito, reso sempre più scomodo dal contesto, è relativamente lucido e pieno di suspense, ma è difficile guardare un film su Depp che minaccia la moglie e perdere la testa senza spostarsi mentalmente in un territorio inquietante e distratto.
13 – Brivido (1986)
L’unico film diretto da Stephen King che racconta la storia di un gruppo di estranei intrappolati in una stazione di servizio quando tutte le macchine sulla Terra prendono vita a causa della scia di una cometa e iniziano a uccidere tutti. Terrorizzati da veicoli e distributori automatici, sono costretti a rifornire i camion, ed è ridicolo quanto sembra. Ma è un casino così divertente, e la colonna sonora degli AC/DC calza così tanto, che ha sviluppato una meritata reputazione come una stranezza di culto.
12 – Il Miglio Verde (1999)
Secondo adattamento di Stephen King di Frank Darabont, Il Miglio Verde è il percorso che i condannati a morte nell’epoca della Depressione compiono dalla loro cella al luogo dell’esecuzione. La vita della guardia Paul Edgecombe (Tom Hanks) cambierà con l’arrivo nella prigione di John Coffey (Micheal Clarke Duncan), accusato del massacro di due bambine, ruolo che all’attore gli è valso il premio Oscar. Il film è una produzione bella ma gonfia, raccontata a grandi linee con risultati misti ma spesso impressionanti.
11 – The Night Flier (1997)
Due giornalisti sono alle prese con un serial killer che vola da un aeroporto all’altro mietendo vittime. La storia soprannaturale diventa sempre più ridicola, Miguel Ferrer interpreta un cinico giornalista che si ritrova improvvisamente a credere alle strane storie che spaccia. Il film dà a Ferrer uno dei suoi migliori ruoli e gira un filato molto insolito nel processo.
10 – L’Occhio del Gatto (1985)
La figura di un gatto che unisce tre racconti del terrore mentre attraversa New York, da una clinica per smettere di fumare a una camera da letto di una ragazza fino al cornicione di un appartamento di lusso, è questo l’incipit di una delle migliori antologie horror degli anni ’80. Ogni segmento è uno shock eccellente a sé stante, con sensi contorti di umorismo e suspense da accapponare la pelle. L’unica cosa che mantiene il film dallo status classico sono le deboli inquadrature che non riescono bene a collegare le storie insieme, oltre alla presenza di un gatto.
9 – Pet Sementary – Cimitero Vivente (1989)
“A volte, morto è meglio.” Il racconto vizioso e terrificante di Stephen King sul dolore di una famiglia in seguito alla morte del loro amato gatto è diventato un film emotivamente esplosivo e raccapricciante della regista Mary Lambert, che interpreta il melodramma e lascia che lo strano racconto soprannaturale di King parli da solo. Lo scorso 4 Aprile 2019 è uscito il nuovo adattamento cinematografico di Pet Sementary diretto da Kevin Kölsch e Dennis Widmyer. Il remake è quasi alla pari con l’originale, con alcuni cambiamenti notevoli che mantengono la storia, il film amplifica gli shock e rende l’atmosfera ancora più inquietante che mai, ma la versione in realtà “migliore” è probabilmente solo una questione di gusti.
8 – Stand by Me – Ricordo di un’Estate (1986)
Con un cast vincente e una colonna sonora anni ’50 perfetta, questa storia di un gruppo di bambini che fanno trekking e trovano un cadavere di un ragazzo scomparso ha contribuito a informare l’elegiaco cinema pop negli anni successivi e con una buona causa. È una saga di gioventù, splendidamente scritta e seriamente diretta, in tutta la sua strana, scomoda, violenta ed eroica meraviglia.
7 – Cujo (1983)
Diretto da Lewis Teague, Dee Wallace dà una delle migliori performance dell’orrore in Cujo, uno shock terribilmente semplice su una donna intrappolata in una macchina con suo figlio da un San Bernardo mortale e rabbioso a seguito di un morso di un pipistrello. Con il passare del tempo, diventa chiaro che moriranno a meno che non facciano qualcosa. Lewis Teague mantiene l’unica location eccitante e il ritmo è completamente teso, Cujo è un film infernale e pieno di suspense e Wallace merita più elogi per la sua bravura.
6 – It (2017)
Il primo capitolo del remake in due parti di Andy Muschietti di It traspone gli idilli di King del 1950 al loro equivalente nostalgico moderno degli anni ’80, e funziona. Questa storia di un gruppo di ragazzini sfigati che respingono un clown demone incredibilmente malvagio cattura tutte le meraviglie e il terrore della giovinezza, e poi continua a scoppiare in spaventi sorprendenti e scioccanti. Il giovane cast è impeccabile e Bill Skarsgard ha tutte le carte in regola per competere con il Pennywise di Tim Curry, dell’amata mini-serie TV del 1990.
5 – Misery non deve morire (1990)
Il primo ed unico adattamento di Stephen King ad aver vinto un Academy Award. Kathy Bates ha portato a casa un meritatissimo Oscar per il ruolo di infermiera disturbata mentalmente che rapisce il suo autore preferito, dopo che questi rimane coinvolto in un incidente, e lo costringe a fare il suo canone di fan-fiction. James Caan cure le scene in un filato magistralmente pieno di suspense che mette in luce le più grandi ansie di ogni scrittore sui loro lettori e l’amore di ogni lettore per il loro autore preferito.
4 – Le Ali della Libertà (1994)
Il celebre adattamento del racconto di King “Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank” di Frank Darabont vede Tim Robbins nei panni di un contabile imprigionato per aver ucciso sua moglie che lotta per adattarsi all’ambiente carcerario duro, corrotto e violento. Lungo la strada, sviluppa un’amicizia importante con Morgan Freeman e fa un piccolo miracolo dopo l’altro. Ispirato allo storytelling drammatico, con performance indimenticabili di quasi tutto il cast, una splendida fotografia e una musica meravigliosa, Le Ali della Libertà è uno dei grandi drammi degli anni ’90.
3 – Carrie – Lo sguardo di Satana (1976)
Il primo adattamento di Stephen King piuttosto impressionante, rimane ancora uno dei migliori. La versione cinematografica di Brian De Palma del romanzo d’esordio di King vede Sissy Spacek interpretare il personaggio del titolo Carrie, tormentata da una madre violenta e tirannica Piper Laurie e accompagnata da un cast di giovani attori crudeli che a turno distruggono la sua vita. Quando i loro scherzi finalmente spingono Carrie troppo lontano, il film si trasforma in un inferno puro e sfrenato. De Palma cattura i mali dell’esperienza adolescenziale e dell’oppressione religiosa così potente che persino i momenti più strani del film sembrano naturali.
Altro remake sul film del 1976 risale al 2013 diretto da Kimberly Peirce che aggiorna il primo romanzo di King ai giorni nostri e aggiunge un punto che riguarda i social media, ma è ancora fondamentalmente la storia di una relazione violenta tra una madre malata di mente e la sua repressa e figlia psichicamente potente, interpretate rispettivamente da Julianne Moore e Chloë Grace Moretz. Entrambe le attrici hanno dato il massimo nei loro ruoli, con Moore in particolare. Tuttavia, questo remake rispettabile ma irrilevante non sembra mai così crudo e spaventoso come l’originale.
2 – La Zona Morta (1983)
L’adattamento di David Cronenberg del dramma psichico di Stephen King è interpretato da Christopher Walken come insegnante che cade in coma e si risveglia anni dopo, avendo perso l’amore della sua vita ma acquisendo il potere di vedere il futuro e di modificare il corso degli eventi. Il film è a volte terrificante, ma è soprattutto una potente tragedia cassandrese, come la dea greca che aveva il potere della preveggenza, su un uomo con il potere di cambiare il futuro ma che si perde nel processo.
1 – Shining (1980)
Stephen King ha notoriamente disapprovato l’adattamento di Kubrick, ma accettiamo di non essere d’accordo. Shining è un capolavoro dell’horror, un perfetto connubio tra materiale e regista, con rappresentazioni iconiche e spaventose insidie. Jack Nicholson e Shelley Duvall sono bloccati all’ Overlook Hotel per tutta l’estate, e la follia prende piede, probabilmente (ma non necessariamente) spinta da forze soprannaturali. La macchina fotografica di Kubrick scivola lungo i corridoi e cattura momenti impensabili che ti rimangono in gola. Il film potrebbe benissimo essere il più spaventoso mai realizzato, e la precisione del materiale originale è dannata, è il miglior adattamento del re fino ad ora.