Intervistato durante una trasmissione radiofonica con La Zanzara, il figlio di Ugo Tognazzi, Gianmarco, ha raccontato dei piccanti aneddoti sulla vita lavorativa di suo padre, usandoli come esempi eloquenti di come la realtà del mondo dello spettacolo sia drasticamente mutata nel corso degli anni. Secondo lui, infatti, Ugo Tognazzi sarebbe stato uno di quelli che il #MeToo avrebbe preso di mira come un bersaglio mobile. L’origine di questa dichiarazione – che può quasi sembrare un’accusa o un’esagerazione, ma è a tutti gli effetti una dimostrazione dei tempi che cambiano – è l’abitudine che Ugo Tognazzi aveva, durante la carriera, di corteggiare incessantemente le donne, anche più di una per volta.
Oggi mio padre sarebbe certamente finito in galera. Una volta – racconta sempre ironicamente Gianmarco – è riuscito a fare sesso con un’attrice durante le riprese di un film, tra un cambio di scena e l’altro. Papà giocava di sponda, e si aspettava una grande disponibilità da parte delle corteggiate, perché credo fosse molto spaventato dall’idea di essere rifiutato.
Oggi l’avrebbero arrestato, ma non per un fatto di maggiorenni o minorenni. Erano proprio tempi diversi Non posso dire chi fosse l’attrice in questione, ma era sicuramente consenziente, su questo non ci sono dubbi. Il #MeToo porta avanti delle cause che hanno anche a che fare coi buoni propositi o ideali di valore, ma oramai hanno fatto sì che non ci sia più confine tra un’avance e una molestia.
Un confine che ha rischiato di far finire carriere prolifere, oltre che a porre davvero fine ad alcune di esse. In molti artisti si sono trovati a dover affrontare processi alle intenzioni che, come nel caso di Ugo Tognazzi, altro non riguardavano che una semplice avance, o una parola detta di troppo. Tempi che cambiano e che speriamo tornino ad essere ragionevoli.