Cosa fai quando hai una cerimonia degli Oscar da mandare in onda senza un conduttore ufficiale? Le pensi tutte, come dimostrano i tentativi disperati dell’Academy di trovare un giusto rimpiazzo di Kevin Hart, che da quando è stato messo da parte a causa di battute infelici sull’omosessualità fatte molto tempo fa, l’Academy ha messo in atto le migliori strategie di persuasione perché qualcuno accetti di salire sul palco per traghettare gli Oscar 2019 verso una chiusura di serata tranquilla. Fino ad ora, nessuno ha accettato, ma Variety ha riportato l’idea che i Queen – sì, i Queen – possano aprire la cerimonia, sulla scia del successo di Bohemian Rhapsody.
Secondo quanto riferito, l’Academy avrebbe mandato i suoi emissari presso la corte dei Queen, per sondare la loro disponibilità o meno ad essere in prima linea nella trasmissione televisiva degli Oscar 2019. Un’idea che potrebbe essere più plausibile del previsto, essendo Bohemian Rhapsody un front runner del botteghino, con oltre 800 milioni di dollari guadagnati in tutto il mondo, ma è anche nominato a Miglior Film, e Rami Malek come Miglior Attore Protagonista.
Purtroppo – per ora – sebbene l’Academy possa avercela messa tutta, i Queen non sembrano voler accettare l’offerta. Infatti, la loro presenza sarebbe fonte di grandi controversie, essendo Bohemian Rhapsody ufficialmente in gara nelle categorie principali degli Oscar 2019, e il nome di Bryan Singer – tutt’ora il regista ufficiale del film – sia stato accostato a degli avvenimenti spiacevoli che hanno coinvolto Brian May su Instagram. I premi di quest’anno sembrano essere alle prese con una delle corse più frenetiche di sempre, ribaltando il luogo comune di “corsa agli Oscar”, trasformandolo in “corsa al presentatore”.
Una scelta, quella dei Queen, che da ulteriori grande all’Academy, ma che mantiene il tenore della gara in un apparente equilibrio, che potrebbe sfociare in una premiazione del Miglior Film al cardiopalma. Poche volte prima degli Oscar 2019, infatti, la cerimonia si è distinta per le grandissime controversie fuori dall’organizzazione e dalla difficile natura dei pronostici per i vincitori nelle categorie.