Non è un segreto il fatto che Bohemian Rhapsody abbia avuto una gestazione piuttosto complicata prima di apparire sul grande schermo, essendo stato in fase di produzione fin dall’ormai lontano 2010. Prima che Rami Malek venisse scelto per il ruolo di Freddie Mercury, ad un certo punto Sacha Baron Cohen venne coinvolto nel progetto, proprio per interpretare il frontman dei Queen.
La star di Ali G ha poi lasciato la produzione per divergenze creative. Ora Brian May, chitarrista della band, definisce la versione che avrebbe voluto portare il comico britannico “un disastro“.
Beh, siamo stati davvero molto vicini al disastro. Penso che abbiamo realizzato giusto in tempo a che disastro stessimo andando incontro. E in verità non è stato troppo difficile accorgersene. Ma sì, questa è una delle pietre che abbiamo evitato. Penso che fossimo tutti piuttosto nervosi durante i casting. Perché sì, è molto difficile decidere chi ti dovrà interpretare in un film.
Molte voci si sono rincorse in merito alle motivazioni dell’abbandono da parte di Cohen. Alcuni vociferavano che la sua versione di Mercury fosse troppo “spinta”, incentrata sul lato trasgressivo della sua vita, tra cocaina e omosessualità portata agli estremi. I membri della band, invece, avrebbero voluto un film meno incentrato sulla sua figura.
Penso che lui non abbia preso abbastanza seriamente la cosa, non ha preso abbastanza seriamente Freddie. Ma penso, davvero, che sia stata una lunga strada, ma ora siamo arrivati alla fine.
Comunque sia andata la storia, la critica ha elogiato l’interpretazione di Rami Malek, chiamato a sostituire Sacha Baron Cohen nel ruolo di Freddie Mercury. Il film nella sua interezza, invece, è stato visto meno favorevolmente, con qualche critica relativa, appunto, al tentativo della pellicola di “accontentare tutti”, senza soffermarsi sui dettagli più scottanti della vita dell’artista.