Dopo Il Mercante di Venezia del 2004, Michael Radford e Al Pacino ritornano sul grande schermo con un altro testo shakesperiano, Re Lear. Il regista, che ha ricevuto una nomination agli oscar per il film Il Postino del 1994, ultimo lavoro del compianto Massimo Troisi, ha dichiarato:
Lear è quello a cui tutti mirano. Al Pacino sta lavorando all’idea da molto tempo. C’è una differenza enorme tra Shylock, che è solo in cinque scene, e Lear, che è in ogni scena praticamente. Penso che Al Pacino vorrebbe avere quel tipo di gloria perché è un attore eccezionale.
Il produttore Barry Navidi, che ha già lavorato con Al Pacino e Michael Radford ne Il Mercante di Venezia ha dichiarato che l’idea era in cantiere da tempo, ma non aveva mai avuto una data d’inizio prima d’ora.
C’erano la passione e il desiderio, ma non abbiamo mai avuto una data d’inizio. Ora tutti noi abbiamo l’energia giusta per fare Re Lear. Stiamo creando, si spera, un epopea. Michael Radford e Al Pacino riescono ad appropriarsi della poesia originale. Ma molto ha a che fare con il lavoro di Michael, di come lo combina e lo rende più accessibile e meno forzato, più naturale.
I presupposti, quindi, ci sono tutti, compresa la magistrale interpretazione (una tra le tante della sua lunga e gloriosa carriera) di Al Pacino nei panni di Shylock, l’odiato usuraio ebreo del Il Mercante di Venezia, e del suo potente monologo finale. L’attore parteciperà anche al prossimo film di Quentin Tarantino C’era una volta a Hollywood, con Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie, ed è presente nel cast del film L’Irlandese di Martin Scorsese, prodotto da Netflix e in uscita nel 2019, con Joe Pesci e Robert De Niro, che vede per la prima volta insieme i tre mostri sacri dei gangster movie.
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