Gli adattamenti cinematografici del personaggio di Venom non sono stati molto clementi con lui fino ad oggi. In terzo piano dietro all’Uomo Sabbia e a New Goblin in Spider-Man 3 di Sam Raimi e appena accennato in sottofondo in The Amazing Spider-Man 2, il simbionte mangia feniletilamina di Todd McFarlane e David Michelinie ha finalmente avuto il suo standalone dopo anni di sordina, anche se – confermando quanto si dice negli ultimi giorni – purtroppo non centra molto bene l’obiettivo di riscattare il personaggio.

Mancando del preziosissimo know-how così ben affinato in Disney, il film di Ruben Fleischer sembra patire la mancanza di una solida base, mischiando a tratti azione di un certo livello ma piuttosto piatta, dei toni da commedia non eccezionali e alcuni elementi divertenti che sperperano così uno dei film più attesi di quest’anno.

La recitazione in Venom è sottotono per le doti di Hardy e Williams

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Il primo tempo di Venom è quasi senza fascino e perfino noioso, viene messo in mostra per davvero troppo tempo un Eddie Brock alle prese con delle difficoltà piuttosto scarna tra fidanzata avvocato, lavoro e interviste allo scienziato Carlton Drake – quest’ultimo alle prese con la messa a punto di esperimenti pericolosi che combinano gli umani a dei simbionti in grado di entrare nel corpo umano tramite osmosi. La narrazione è piuttosto schietta, ma sembra evidente la mancanza di affinità tra Tom Hardy e Michelle Williams, due degli attori più richiesti al mondo.

In Venom, la performance di Hardy sembra irrequieta e paradossalmente non coinvolgente, mentre Williams si diletta in un ruolo più commovente del previsto. Sulla carta, Fleischer sembra adatto a questo tipo di materiale, visti i precedenti con Zombieland, dove ha potuto dare prova della sua abilità nel mescolare risate, sangue e azione, un mix che sembrava ideale per un film su Venom. Eppure, in questo caso, non sembra riuscire a prendere la direzione giusta.

Il risultato di Venom è un film che non sfrutta il suo potenziale

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Nonostante le premesse delle clip rilasciate prima della release di Venom, trovarsi di fronte quelle sequenze inserite nel lungometraggio, in cui il simbionte fracassa militari in mezzo al fumo o se la vede a mani nude con dei veicoli corazzati, risultano dotate di ben poca verve o di spirito e finiscono per risultare sequenze esclusivamente chiassose – senza contare che la commedia non riesce ad attecchire in modo coerente, come nella sequenza del ristorante in cui Eddie se la deve vedere con un’aragosta.

A volte sembra addirittura che la fisicità di Hardy e la mimica facciale di Venom facciano eco ad un altro personaggio noto per la sua verve spericolata e divertente, il The Mask di Jim Carrey, anche se attingere meglio a Stanley Ipkiss avrebbe concesso al film di intonare una nota divertente più coinvolgente, anche se pian piano Eddie fa finalmente i conti con la convivenza forzata col parassita, accennando ad un simpatico alternarsi tra i due.

A conti fatti, Venom è comunque un film che non rappresenta né un successo, ma nemmeno un naufragio come vuole far credere Rotten Tomatoes – o Lady Gaga. È una storia piuttosto mediocre sulle origini di un personaggio pilastro della Marvel, un supereroe alternativo che stenta a legare con la sua controparte aliena. Il che è un peccato, perché per quello che prometteva il progetto e per il suo indubbio grande potenziale, poteva essere qualcosa di molto esplosivo.

  • Regia
  • Sceneggiatura
  • Fotografia
  • Recitazione
  • Colonna sonora
2.6

Riassunto

Venom è comunque un film che non rappresenta né un successo, ma nemmeno un naufragio. È una storia piuttosto mediocre sulle origini di un personaggio pilastro della Marvel, un supereroe alternativo che stenta a legare con la sua controparte aliena. Il che è un peccato, perché per quello che prometteva il progetto e per il suo indubbio grande potenziale, poteva essere qualcosa di molto esplosivo.

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