Neil Armstrong, un nome, una storia, ma cosa si sarà nascosto dietro al  primo uomo che ha messo piede sulla luna? E’ proprio il film, in uscita in Italia il 31 Ottobre, con protagonista Ryan Gosling, First Man – Il primo uomo a raccontarcelo. La vita dell’astronauta più famoso del mondo è sempre rimasta lontano dai riflettori. Oggi, grazie al regista premio Oscar Damien Chazelle possiamo ripercorrere i momenti più importanti della vita di Nail: “…Armstrong è uno dei nomi più famosi di tutti i tempi. C’è ancora così tanto che è sconosciuto e così tanto sono rimasto sorpreso nel conoscere lui, quell’evento e il punto di partenza per quell’evento.” 

Il film Fist Man, è stato descritto come qualcosa di molto personale, intimo, si butta a capofitto nel percorso di Armstrong attraverso le stelle, descrivendone ogni aspetto della sua vita: domestica con la moglie Janet, interpretata da Claire Foy, lavorativa riguardo la sua storica missione sulla luna. L’attore protagonista Ryan Gosling ha affermato quanto straordinaria fosse stata la vita dell’astronauta. Straordinaria quanto travagliata, con la morte prematura della sua giovane figlia e la morte dei suoi compagni astronauti. “Neil e Janet e la sua famiglia hanno vissuto una vita straordinaria”, ha affermato Gosling, “Le loro vite, penso, valgano l’esame e il tributo più attenti, e ritengo che il film li ripaghi ampiamente”.

Qualche curiosità sull’uomo che per primo ha messo piede sulla luna è che non tutti forse sanno che dopo il suo ritiro dalla NASA nel 1971, Armstrong fu reticente a rimanere agli occhi del pubblico. Molti richiedevano il suo tempo, e lui aveva poca ambizione a diventare una storia orale ambulante della sua singolare conquista. Invece, accettò un lavoro come professore di ingegneria all’Università di Cincinnati dove vi rimase per otto anni. La preferenza di Armstrong nel condurre una vita privata è continuata nel corso dei decenni con un’eccezione degna di nota. Per uno spot commerciale del 1979 del Super Bowl, Armstrong acconsentì a comparire in telecamera a bordo delle automobili Chrysler. Armstrong ha detto di averlo fatto perché voleva che il produttore di automobili statunitense, al tempo in difficoltà, migliorasse le vendite e continuasse a contribuire all’economia domestica. Le pubblicità non menzionarono mai che Armstrong fosse un astronauta. Non resta che scoprire, vivere con i nostri occhi quella che è stata la straordinaria vita di Nail Armstrong, al cinema il prossimo 31 Ottobre con First Man – Il primo uomo.

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