Mercoledì 3 ottobre (ore 20.30) al Teatro India una grande manifestazione in ricordo di Giulio Regeni, lo studente italiano torturato e ucciso al Cairo nel febbraio 2016, il cui corpo vessato è divenuto il simbolo di coraggio, di libertà, ma anche delle profonde contraddizioni che gravano sul nostro tempo.

La serata si terrà in occasione dell’arrivo a Roma – tappa finale di un percorso articolato su tutta l’Italia – di una staffetta di ciclisti partita il 22 settembre dalla sede del Collegio del Mondo Unito di Duino (Trieste).

Diverse sono le personalità del mondo dell’arte e della cultura che hanno accolto l’invito promosso dal collettivo Giulio Siamo Noi, con la Famiglia Regeni, l’Avv. Alessandra Ballerini, Articolo Ventuno, a portare una testimonianza del proprio dolore e sdegno rispetto a quanto accaduto a Giulio Regenu, ancora oggi senza giustizia. Attori, cantanti, esponenti  del mondo politico e della cultura parteciperanno con un pensiero, un ricordo, un contributo in ricordo del giovane ricercatore.

Valerio Mastandrea, Massimo Ghini, Simone Cristicchi, Maria Pia Calzone, Roy Paci, Filippo Nigro, Stefano Fresi, Antonello Fassari, Marco Bonini, Francesca Valtorta, Eugenia Costantini sono solo alcuni degli artisti che presteranno la voce a questa importante iniziativa. Per leggere, parlare, raccontare, cantare; per offrire uno spunto di riflessione, per festeggiare la memoria di Giulio.

Da Lorenzo Lavia, Luna Vincenti e Arianna Mattioli – promotori dell’iniziativa – una grande soddisfazione per la sentita partecipazione di amici e colleghi.

L’appuntamento è il 3 Ottobre alle 20,30 al Teatro India, Lungotevere Vittorio Gassman. Ingresso libero.

La manifestazione “A Roma per Giulio” è organizzata dal Collettivo Giulio Siamo Noi, direzione artistica Lorenzo Lavia, Arianna Mattioli, presentata da Marino Sinibaldi.

Leggi anche – Toni Servillo presta la voce a Zanna Bianca, il film d’animazione tratto dall’amato romanzo di Jack London. “un libro che ho letto con grande gioia nella mia infanzia e sono contento di poterlo raccontare ai bambini e ai ragazzi di oggi”.

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