Con il tema ancora caldo legato alla serata degli Oscar da poco conclusasi, vogliamo oggi celebrare uno dei cartoni più amati dalle generazioni anni ’90: Siamo Fatti Così ha compiuto nella giornata di ieri 26 Febbraio 2019 la bellezza di 30 anni! Vediamone oggi qualche interessante curiosità che forse non tutti ne saranno a conoscenza.
Nato nel 1987 in Francia, grazie ad Albert Barillé, con il titolo Il Etait Une Fois… la Vie, il cartone spiegava ad un pubblico di bambini (e non solo!) il funzionamento del corpo umano… dai globuli bianchi ai globuli rossi, senza dimenticarsi delle piastrine! La serie era composta da 26 episodi in ciascuno dei quali veniva spiegata e analizzata la biologia umana. Vi era il personaggio di un globulo rosso anziano che, accompagnato da una voce narrante femminile, spiegava gli argomenti che venivano trattati in ogni episodio. Cuore, cervello, sangue, muscoli, tutto era spiegato in maniera efficace e semplice, così da far apprendere anche i bambini il funzionamento del nostro corpo.
In Italia, Siamo Fatti Così ha fatto la sua comparsa il 26 Febbraio 1989 su Italia 1 e, successivamente trasmesso anche su altri canali Mediaset come Boing, Cartoonito, Mediaset Extra. Rispetto alla serie francese, quella italiana aveva titolo e programmazione diversa. Il Etait une fois presentava sempre lo stesso gruppo di personaggi umani composto da un gruppo di bambini. Bambini che si riunivano per ascoltare il Vecchio Maestro, le cui storie prendevano vita con loro protagonisti: chi diventava un linfocita, chi un neurone e così via…
Altra curiosità, che noi italiani ben comprenderemo visto che riguarda il destino di molte serie animate importate, è rappresentata dalla discontinuità di riproduzione rispetto alla serie originale francese. Nella trasmissione francese si voleva sottolineare soprattutto l’evoluzione della vita, per ben spiegare da come delle piccolissime cellule si arriva a dei corpi umani veri e propri. Infatti il tema della riproduzione cellulare e umana viene affrontato dalla serie francese durante i primi episodi.
Come c’era da aspettarsi, a causa possiamo dire di una certa pudicizia all’italiana, gli episodi in Italia vennero trasmessi in ordine sparso, proprio per evitare che i temi legati alla riproduzione sessuale fossero i primi argomenti cui i giovani spettatori venissero esposti. Quindi troviamo argomenti iniziali più innocui quali: l’occhio, l’orecchio, la digestione per poi trovare a metà strada l’origine della vita e la nascita. Solo nella versione restaurata andata in onda dal 2017 è stato ripristinato l’ordine originale degli episodi.
Il cartone originale Siamo Fatti Così vantava di una co-produzione internazionale, con la partecipazione delle televisioni europee del Belgio, dell’Italia, della Spagna, della Polonia e della Svizzera, e aveva quindi a disposizione un budget non indifferente, motivo per cui si curò molto l’aspetto della colonna sonora, a cura di Michel Legrand, che ha composto per la serie Hymne à la Vie, l’inno alla vita. Compositore francese che ha vinto ben 3 premi Oscar per la canzone originale del film Il caso Thomas Crown nel 1969, e per le colonne sonore di Quell’estate del ’42 (1972) e Yentl (1984).
Narrazione epica e messaggi semplici e chiari, era questo l’obbiettivo del suo creatore, e possiamo dire che ci è riuscito alla perfezione. La capacità di Barillé è stata nel saper creare e abbinare specifici personaggi ad una parte del corpo umano per spiegarne il concetto in maniera efficace. I sali minerali che sono rappresentati come delle saliere o gli anticorpi che sono dei soldatini che devono proteggere il nostro corpo dagli attacchi nemici, le malattie…
L’idea più grande è rappresentata dall’aspetto futurista del funzionamento del nostro corpo: i neuroni che guidano una macchina fantascientifica, il corpo umano, da un’enorme sala computer, con globuli bianchi e globuli rossi che si muovono attraverso delle speciali navicelle.
Ultima curiosità è legata al titolo della serie, Mediaset optò per il titolo Siamo Fatti Così, mentre la DeAgostini, che pubblicò la serie in fascicoli, optò per il titolo Esplorando il Corpo Umano. Novità della DeAgostini era che nei fascicoli, oltre alla VHS (che nostalgia!) e ad un libretto a fumetti che spiegava il tema dell’episodio, vi erano le parti per la costruzione di un modellino anatomico vero e proprio. Si poteva scegliere se collezionare i pezzi al fine di costruire un corpo maschile o uno femminile, quest’ultimo completo delle parti per mostrare la gravidanza. Modellini che negli anni si sono sempre evoluti senza però perdere di vista l’ottica di una continuazione sulla base di ciò che veniva trasmesso con la serie.
Siamo Fatti Così è entrata nelle menti non solo delle generazioni anni ’90, è una serie che sarà ricordata nel tempo per la sua semplicità ed efficacia divulgativa delle informazioni. Ancora oggi ogni tanto spunta su qualche palinsesto e a tutti torna in mente la sigla iniziale cantata da Cristina D’Avena. Mediaset in occasione dei 30 anni della serie ha mandato in onda una sigla tutta nuova che potete visualizzare sul canale. Terminiamo con una frase del creatore della serie che disse:
Trattate i bambini come persone, perché capiscono molto di più di quanto gli adulti vorrebbero farci credere.
E come dargli torto!
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